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 4. Cespiti - 4.3 Calcoli
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 11. Bilancio e gestioni collegate - 11.2 Prospetti contabili
 11. Bilancio e gestioni collegate - 11.3 Prospetti fiscali
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 22. Bilancio Europeo 2009 - 22.2 Nota integrativa/Relazioni/Verbali
 21. Bilancio Europeo 2010 - 21.1 Bilancio CEE IV direttiva
 21. Bilancio Europeo 2010 - 21.3 Calcolo delle imposte Correnti - Anticipate - Differite
 21. Bilancio Europeo 2010 - 21.2 Gestione completa della produzione del fascicolo in PDF/A e .Xbrl
 21. Bilancio Europeo 2010 - 21.4 Bilancio riclassificato
 21. Bilancio Europeo 2011
 21. Bilancio Europeo 2013
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 31.12 Studi di Settore 2011
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 31.9 Dichiarazione Modello IRAP 2011
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 12. Regimi Speciali
 12. Regime del Margine
 1. Modello F23
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 2. Saldi di Bilancio
 21. Bilancio Europeo 2011 - Menù generale Bilancio
 21.2 Bilancio Europeo 2011 - Gestione completa della produzione del fascicolo in PDF/A e .Xbrl
Regime del Margine Globale (art.36 comma 6)
Regime del margine D.L. 41/1995 conv. In L.85/1995
 
 

Introduzione

Il regime del margine, introdotto dal D.L. n. 41 del 23/02/95, convertito in Legge 22/3/1995 n.85, disciplina il commercio dei beni usati e prevede l’assoggettamento ad Iva del solo utile lordo realizzato, cioè la differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto (eventualmente maggiorato delle spese accessorie e di riparazione) e non dell’intero corrispettivo.

Il regime del margine evita una doppia tassazione sui beni per i quali il rivenditore in genere ha corrisposto un prezzo già comprensivo di Iva che non ha potuto detrarre.

Requisiti soggettivi

Sono interessati a questa disciplina tutti coloro che per professione abituale esercitano il commercio all'ingrosso, al dettaglio o in forma ambulante di: beni mobili usati, oggetti d'arte, oggetti d'antiquariato, oggetti da collezione, per i quali all'atto dell'acquisto non hanno subito la rivalsa dell'imposta, nonche' altri soggetti passivi d'imposta (imprese, professionisti, enti) che occasionalmente cedono beni usati per i quali all'atto dell'acquisto non hanno subito la rivalsa dell'imposta.

Requisiti oggettivi

Vengono attratti nella speciale disciplina:
- i beni mobili usati suscettibili di reimpiego nello stato originario o previa riparazione;
- oggetti d'arte, d'antiquariato e da collezione (indicati nella tabella allegata al decreto in rassegna) sempreche' siano stati acquistati da privati che non operano nell'esercizio di impresa arte o professione e quindi non hanno la qualifica di soggetti IVA.

La norma assimila all'acquisto da privati anche:
1) gli acquisti presso soggetti passivi che, all'atto del loro precedente acquisto, non hanno potuto detrarre l'imposta ai sensi del 2' comma dell'art. 19/633 e che quindi all'atto della rivendita non assoggettano l'operazione ad IVA, ai sensi dell'art. 2, 3° comma, lettera h);
2) gli acquisti effettuati presso un soggetto passivo comunitario in regime di esonero nel proprio Stato;
3) gli acquisti presso un soggetto passivo di imposta che opera anch'esso nel regime speciale del margine;
4) i soggetti che effettuano abitualmente il commercio possono ricomprendere nell'ambito oggettivo di cui sopra, previa specifica opzione, anche le cessioni di oggetti d'arte, d'antiquariato o da collezione importati, nonche' quelle di oggetti d'arte acquistati direttamente presso l'autore o presso i suoi eredi o legatari, se soggetti passivi d'imposta.

Il regime del margine si applica a beni mobili usati acquistati:
- da privati
- da un soggetto Iva che non avendo potuto detrarre l’Iva cede il bene in esenzione secondo quanto previsto dall’art. 10, n. 27 quinquies DPR 633/72
- da un soggetto (nazionale o comunitario) che opera nel regime del margine
- da un soggetto comunitario in regime di esonero (franchigia) nel proprio stato


Requisiti territoriali

Il regime del margine si applica ai beni acquistati nel territorio dello Stato o in quello di altro stato membro della U.E.. Possono essere attratti nello speciale regime anche gli oggetti d'arte, d'antiquariato o da collezione, per i quali sia stata manifestata apposita opzione sopra detta (punto 4).

Modalità applicative

Nell'ambito del "sistema del margine" sono previsti tre regimi: regime ordinario o analitico, regime forfetario, regime globale, comportanti diversi metodi di determinazione del margine e adempimenti differenziati.

Il regime del margine prevede tre diversi sistemi:
- Metodo analitico o ordinario (art. 36 comma 1): la base imponibile su cui calcolare l’imposta viene determinata per ogni singolo bene. Con questo metodo si prendono in considerazione le sole operazioni che hanno dato risultato positivo; le operazioni con margine negativo vengono ignorate e non possono essere utilizzate per successive compensazioni.
L’Iva sugli acquisti di beni e servizi rientranti in questa specifica attività è indetraibile. L’Iva sulle spese generali e sugli altri costi non direttamente connessi con l’acquisto o la riattivazione di beni usati è detraibile secondo gli ordinari principi della disciplina Iva.

- Metodo globale (art. 36 comma 6): la base imponibile viene determinata periodicamente e globalmente, in relazione all’ammontare complessivo degli acquisti e delle vendite effettuate nel periodo (mese o trimestre). Con questo metodo le operazioni negative compensano quelle positive.
Riguarda il commercio, non in forma ambulante, dei seguenti beni usati:
   - veicoli usati
   - monete ed altri oggetti da collezione
   - abiti, biancheria e altri prodotti per abbigliamento, compresi quelli accessori
   - beni, anche se di generi diversi, acquistati per masse o a peso con prezzo indistinto
   - qualsiasi altro bene con prezzo di acquisto inferiore a euro 516,46.
N.B. Sono sempre esclusi i beni ammessi al regime forfetario.

- Metodo forfetario: (art. 36 comma 5): la base imponibile viene determinata in una percentuale del prezzo di vendita. I margini forfetari vengono utilizzati nelle situazioni in cui non sia disponibile una documentazione di acquisto e nel commercio ambulante.
% applicabili:
  - A 60% del prezzo di vendita per le cessioni di oggetti d’arte del quali manca il prezzo di acquisto o lo stesso non è determinabile
  - B 50% del prezzo di vendita per le cessioni di francobolli da collezione e di collezioni di francobolli
  - C 50% del prezzo di vendita per le cessioni di parti, pezzi di ricambio di automezzi o di apparecchiature elettromeccaniche e libri di   antiquariato ceduti in sede fissa (questi ultimi da 02/03/97)
  - D 50% del prezzo di vendita per le cessioni di beni da parte di soggetti che operano esclusivamente in forma ambulante (esclusi prodotti editoriali e d’antiquariato)
  - E 25% del prezzo di vendita per le cessioni di prodotti editoriali d’antiquariato effettuate da ambulanti
  - F 25% del prezzo di vendita per le cessioni di prodotti editoriali esclusi quelli d’antiquariato

Le fatture emesse non devono avere l’Iva evidenziata, ma devono far riferimento all’Art. 36 Decreto Legge 41/95 – Regime beni usati. (Art. 38 D.L. 41/95).

 
 
Regime del margine globale (art.36 comma 6)
 
Il metodo globale è disciplinato dall’art. 36 c. 6 del D.L. 23/02/1995 n. 41.
Il campo di applicazione per il regime del margine globale risulta dal punto di vista oggettivo e soggettivo più ristretto rispetto agli altri regimi. Tale regime è applicabile solamente da parte dei commercianti che non hanno esercitato l'opzione per la determinazione del margine in modo analitico, tranne che per il commercio al dettaglio esercitato esclusivamente in forma ambulante, ed e' applicabile per le cessioni dei seguenti beni:
* veicoli usati
* francobolli
* monete ed altri oggetti da collezionare
* abiti, biancheria e prodotti di abbigliamento (scarpe, borse, pellicce)
* beni acquistati per masse o a peso e comunque con prezzo d'acquisto non determinabile singolarmente
* prodotti editoriali d'antiquariato non ceduti in forma esclusivamente ambulante
* qualsiasi tipo di bene con prezzo di acquisto inferiore a euro 516,46.

Il regine del margine globale comporta il calcolo dello stesso sull'ammontare totale degli acquisti e delle cessioni effettuate nel periodo relativo alla liquidazione periodica.
Mentre per i contribuenti che adottano il regime del margine ordinario o analitico la differenza è rilevante solo se positiva, per coloro che adottano il regime del margine globale è consentito computare il margine negativo del periodo (in quanto gli acquisti sono risultati superiori alle vendite) nella liquidazione periodica successiva. Il riporto negativo costituisce un credito di margine, da non confondere con un credito d'imposta.


1) Impostazione in anagrafica ditta
2) Causali contabili
3) Causali Iva
4) Inserimenti di prima nota
5) Inserimenti di situazioni esistenti
6) Calcolo del margine
7) Liquidazione Iva
8) Stampa del registro di carico – scarico




1) Impostazione in anagrafica ditta

In Anagrafica ditta, è necessario impostare il metodo di riferimento nella sezione “Dati fiscali/Contabilità”:
• cliccare il pulsante   a fianco di “Regimi speciali*”
• selezionare il codice 52 - Regime del margine - metodo globale

 


2) Causali contabili

Il regime del margine scelto abilita in “Piano dei conti /causali” delle causali contabili specifiche per le registrazioni di prima nota di acquisto e vendite beni usati:
FV11 - Fattura vendita art.36/6 reg.globale n.
FV12 - Corrispettivi art.36/6 reg.globale
FA80 - Fattura acquisti art.36/6 reg.globale n.
FA82 - Nota accredito acq. art.36 DL41/1995 n
.

A partire dall’anno contabile 2014 sono state istituite due causali contabili per la registrazione delle vendite che non obbligano lo scarico del bene principale:

FV15 – Fattura vendita reg. globale
FV16 – Corrispettivi art.36/6 reg. globale e forfetario


A partire dal 2015 è stata creata la seguente causale contabile che potrà essere utilizzata anche in rilevazioni per anni precedenti

FA84 – Fatt. acqu. Professionisti Regime del margine

A partire dalla contabilità 2015 è disponibile anche la causale contabile

FV18 – Nota accr. Vend. – Reg.Marg, art.36 DL 41

N.B.: A partire dalla contabilità 2017 è disponibile la causale contabile

FA86 - Fatt.acquisto art.37/2 regime del margine DL 41/95     questa causale contabile si è resa necessaria a seguito della nuova comunicazione Dati Fatture,  per cui a fronte di acquisti di beni usati effettuati presso fornitori facenti parte della comunità economica europea, viene richiesto, da parte dei controlli dell’Agenzia delle Entrate, l’individuazione del tipo documento come TD10.

 

In fase di registrazione di prima nota, all’apertura della form relativa alla selezione delle causali contabili, per visualizzare le causali contabili abbinate al regime del margine globale apporre il check “Filtra solo causali relative al margine”.
 

 

3) Causali iva
Una causale contabile relativa all’acquisto propone solo le causali iva ad essa abbinate, all’apertura della form relativa alla selezione delle causali iva si potrà selezionare solo tra quelle proposte

 


A partire dal 2015 sono state create le seguenti causali Iva, utilizzabili anche in anni contabili precedenti:

0MA – FUORI CAMPO IVA per acquisto nel regime del margine (D.L. 41/1995)

MMA – Acquisto regime del margine da soggetti “Minimi”

A partire dal 2016 è stata creata la seguente causale Iva, utilizzabile anche in anni contabili precedenti:

FMA – Acquisto regime del margine da soggetti “Forfetari”

Verificare le Proprietà e Guida direttamente nell’elenco Piano dei conti/causali.

LE CAUSALI IVA IMPLEMENTATE SONO DETTATE DA ESIGENZE DI INDIVIDUAZIONE DATI PER UNA CORRETTA COMPILAZIONE DEL QUADRO VF DELLA DICHIARAZIONE IVA.

Una causale contabile relativa alla vendita propone solo le causali iva ad essa abbinate, all’apertura della form relativa alla selezione delle causali iva si potrà selezionare solo tra quelle proposte
 


4) Inserimenti di prima nota

Gli inserimenti di prima nota devono essere eseguiti da “ContBil/Prima Nota”, si consiglia di abilitare un Registro Iva Acquisti e un Registro Iva Vendite da utilizzare esclusivamente per le rilevazioni dei beni soggetti al regime del margine, per l’abilitazione di ulteriori registri rimandiamo alla guida on line al punto:”7.1.1 - Abilitazione dei registri Iva”.

Registrazione acquisti

Per la registrazione di una fattura di acquisto di un bene soggetto al regime del margine si devono utilizzare le causali contabili e le relative causali iva impostate per il regime di riferimento

 

 

Al salvataggio della registrazione di prima nota, si visualizza il seguente messaggio
 

Confermando si accede alla scheda del bene usato
 

dove sarà necessario completare con i seguenti dati:

• Descrizione del bene
• Quantità acquistata
• Tipo di operazione

Confermare i dati inseriti tramite il pulsante .
Se la fattura di acquisto è inerente a più tipologie di beni usati, in fase di registrazione si dovrà imputare tante causali iva relative al margine quante sono le tipologie di beni

 

Salvando la registrazione appare il seguente messaggio:
 

Confermando si dovrà procedere al completamento delle schede create come spiegato in precedenza.


Registrazione di un costo accessorio:

La registrazione delle spese inerenti all’acquisizione del bene usato (accessorie, riparazione dello stesso), devono essere rilevate come in precedenza, utilizzando le causali contabili e le causali iva relative al margine,


 

anche in questo caso il salvataggio della registrazione produce una scheda
 


che l’utente deve completare nella:

• descrizione della spesa;
• quantità riferita ai beni usati;
• tipo di operazione;
può essere indicato (ma non è obbligatorio, dato il sistema di calcolo del margine)  il bene principale a cui il costo accessorio fa riferimento effettuando  doppio click nel campo verde a fianco di  si apre l’elenco dei beni usati inseriti.

 

Effettuare doppio click per procedere all’abbinamento.


Registrazione vendita


Per la registrazione di una fattura di vendita di un bene soggetto al regime del margine si devono utilizzare le causali contabili e le relative causali iva impostate per il regime di riferimento:

le causali contabili:

·         FV11 - Fattura vendita art.36/6 reg.globale n.

·         FV12 - Corrispettivi art.36/6 reg.globale

obbligano l’utente a completare la registrazione direttamente dalla gestione del margine:
 



Confermando il messaggio o cliccando sul pulsante    si apre la seguente maschera:
 


dove è necessario indicare
• la quantità da scaricare
• L’importo di vendita
• La causale iva da scaricare (si ricorda che per valorizzare i campi di colore verde è necessario effettuare doppio click nel campo e scaricare il dato dalla maschere che si apre)

Cliccando  vengono riportati i relativi dati nella registrazione di prima nota, alla quale si dovrà imputare il Conto nella Registrazione in contabilità e procedere al salvataggio.

 

 Tale registrazione riporta il  pulsante posto a fianco del Totale registrazione, cliccandoci si riapre la maschera per l’eventuale variazione di dati inerenti allo scarico.

Dall’anno contabile 2014 le nuove causali contabili

 FV15 – Fattura vendita reg. globale

FV16 – Corrispettivi art.36/6 reg. globale e forfetario

non obbligano lo scarico del bene acquistato in precedenza, funzionando come segue:



Salvando la registrazione, questa viene riportata nella gestione del  nel “Calcolo del margine” del periodo di riferimento
 

 


dove sarà necessario procedere ad indicare in modo manuale il campo Descrizione, per un corretto riporto nel relativo Registro Carico/Scarico.

 

Registrazione di nota credito su vendite

Per la registrazione di un bene usato oggetto di restituzione con conseguente emissione di nota di accredito, si deve utilizzare la causale contabile FV18 - Nota accr. Vend. – Reg.Marg, art.36 DL 41.

Facciamo un esempio: è stata emessa la nota di credito n.3 in data 30/04/XX di €. 100,00 per restituzione da parte del cliente.

 

per fare in modo che il bene in questione rientri nel circuito del margine, al salvataggio della registrazione si avrà il seguente messaggio

 

 
 

Per cui si ricrea una nuova scheda bene usato da completare come visto in precedenza.




5) Inserimenti di situazioni esistenti

Per inserire beni usati esistenti alla data di inizio di utilizzo della procedura GBsoftware si deve procedere come segue:
da Applicazione “ContBil/Prima Nota” cliccare pulsante  e poi pulsante , procedere all’inserimento del bene indicando:
• Descrizione del bene
• Quantità acquistata
• Importo
• Tipo di operazione
• Data registrazione (anno-1)
• Data documento (anno-1)
• Fornitore/Cliente
• Num. Documento
• Cod. causale Iva
• Cod. causale Contabile
e salvare.


6) Calcolo del margine
Per il regime del margine globale si rende necessario eseguire il salvataggio del calcolo da
.

Selezionare il periodo di riferimento da pulsante a discesa  e cliccare il pulsante “Calcolo del margine”.


Per coloro che utilizzano la gestione per il primo anno, nel primo periodo di “Calcolo del margine” è attivo il pulsante {C}{C}{C}{C}{C}{C}{C}{C}{C}{C}{C}{C}{C}{C}{C}{C}{C}{C}{C}{C}{C}{C}{C}{C}a sinistra di

cliccando si apre la maschera per l’inserimento dell’importo relativo al margine negativo risultante nell’anno-1,
 



Per coloro che hanno già utilizzato la gestione dei beni usati per l’anno precedente l’eventuale riporto del margine negativo risultante nell’anno-1 è gestito in automatico dal software effettuando il salvataggio del calcolo del margine anno-1 periodo “Annuale”.

Anche per il periodo interessato si dovrà procedere al salvataggio del calcolo del margine tramite il pulsante  , in caso di margine negativo la procedura riporterà l’importo nel “Calcolo del margine” del periodo successivo nel rigo ;

 


nel caso di margine positivo la procedura evidenzia il calcolo all’interno della gestione

 
Detto importo verrà riportato in automatico nella liquidazione iva di riferimento (vedi successivo punto Liquidazione iva).

Il periodo “Annuale” permette di procedere al conguaglio su base annuale per il margine globale.

 


 
Accedere alla gestione Iva,  selezionare il periodo in Liquidazioni IVA, il margine positivo salvato in “Calcolo del margine” viene riportato nella sezione relativa a LIQUIDAZIONE DL N. 41 23/2/95 – REGIME SPECIALE BENI USATI scorporato tra imponibile e imposta

 

Effettuando doppio click sul rigo relativo allo scorporo dell’iva a debito relativa al margine globale positivo, si accede al dettaglio del calcolo del margine del periodo.
 

8) Stampa del registro di carico – scarico
Accedendo a   e cliccando su  è possibile eseguire la stampa del Registro di Carico e Registro di Scarico

 

Impostare nella relativa sezione “Opzioni di Stampa” tramite i pulsanti a discesa:

• il tipo di stampa: Controllo
Definitiva
Annulla stampa
• il periodo da stampare

cliccare poi il pulsante in basso a destra  .

 
 
 

 

N° doc. 17879 - aggiornato il 12/12/2014 - Autore: GBsoftware S.p.A
GBsoftware S.p.A. - Via B. Oriani, 153 00197 Roma - C.Fisc. e P.Iva 07946271009 - Tel. 06.97626336 - Fax 075.9460737 - [email protected]