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'Biancospino', una bevanda che si serve al 20 - Risoluzione n. 339/E del 23 novembre 2007. |
Autore: Patrizia De Juliis - aggiornato il 23/11/2007 |
N° doc. 4826 |
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23 11 2007 - Edizione delle 16:00 | |
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| Risoluzione n. 339/E del 23 novembre 2007 |
"Biancospino", una bevanda che si serve al 20% |
| Per una corretta applicazione dell'Iva, la voce doganale interviene con la codifica del prodotto alcolico |
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Le cessioni relative a un particolare integratore alimentare, l'estratto idroalcolico di biancospino con contenuto alcolico superiore all'1,2%, sono soggette all'Iva del 20 per cento.
E' la precisazione contenuta nella risoluzione n. 339/E del 23 novembre.
La società istante chiedeva quale fosse l'aliquota Iva applicabile alle cessioni del prodotto in esame; a suo avviso, l'integratore poteva essere ricondotto fra le "preparazioni alimentari non nominate né comprese altrove, esclusi gli sciroppi di qualsiasi natura" elencate nella tabella A, parte III, allegata al decreto Iva (Dpr 633/1972) che prevede, per tali prodotti, l'aliquota del 10 per cento.
L'Agenzia, invece, ha respinto la soluzione prospettata dal contribuente, dopo aver acquisito dalle Dogane l'esatta classificazione, nel codice doganale, dell'integratore alimentare in questione. Il prodotto, infatti, non è riconducibile fra quelli menzionati nella tabella A, secondo quanto sostenuto dall'istante.
La corretta codificazione rende applicabile, alla cessione del bene, l'aliquota del 20 per cento.
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| Patrizia De Juliis | |
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