Aiuti di Stato automatici, l'autodichiarazione slitta al 31 dicembre.


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Aiuti di Stato automatici, l'autodichiarazione slitta al 31 dicembre.
Autore: Stefano Latini - aggiornato il 29/11/2007
N° doc. 4856
28 11 2007 - Edizione delle 18:30  
 
Firmato il provvedimento di proroga

Aiuti di Stato automatici, l'autodichiarazione slitta al 31 dicembre

Il nuovo termine riguarda tutti i contribuenti che nel 2007 se ne sono già avvalsi o intendono avvalersene
 
Più tempo per le imprese che intendono beneficiare di aiuti statali automatici di natura fiscale e che, a partire dal 2007, sono tenute a presentare preventivamente un'apposita dichiarazione sostitutiva in cui si attesta di non aver mai beneficiato in passato - o di aver fruito ma successivamente rimborsato o depositato in un conto bloccato - di aiuti di Stato dichiarati incompatibili dalla Commissione europea. Con il provvedimento firmato oggi dal direttore dell'agenzia delle Entrate, Massimo Romano, è stata infatti posticipata al 31 dicembre la data entro cui i soggetti che intendono avvalersi di questi aiuti, riferiti ad agevolazioni fiscali, dovranno provvedere alla presentazione della specifica dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, che funziona quindi come una sorta di credenziale o di lasciapassare preventivo tramite il quale, una volta attestata la regolarità dei vecchi aiuti di cui si è beneficiato, è possibile fruire di nuovi aiuti.

31 dicembre ultima chiamata
In precedenza la scadenza per la presentazione dell'apposita attestazione era stata fissata al 20 novembre per coloro che ne avessero già beneficiato nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 21 ottobre 2007, mentre per chi avesse beneficiato a partire dal 22 ottobre, la dichiarazione doveva essere fatta preventivamente. Ora invece, per effetto del provvedimento delle Entrate, il nuovo termine è unificato in quanto i contribuenti sono tenuti ad assolvere l'adempimento previsto in riferimento agli aiuti di Stato fruiti nel corso dell'anno 2007 entro il 31 dicembre. Naturalmente, restano salvi gli effetti prodotti dalle dichiarazioni sostitutive presentate regolarmente entro i termini fissati dal provvedimento dello scorso 6 agosto.

Adempimenti facilitati e maggiore chiarezza
Le ragioni della proroga al 31 dicembre sono duplici. Innanzitutto, l'obiettivo principale è di agevolare la fruizione degli aiuti da parte dei soggetti interessati, ovvero le imprese. Il differimento del termine ha inoltre un impatto positivo immediato nei casi in cui la fruizione degli aiuti si collochi proprio in coincidenza con le scadenze previste per il versamento, da parte dei medesimi soggetti, degli acconti delle imposte. Una coincidenza di calendario che aveva generato perplessità e incertezze in ordine alle ipotesi in cui la dichiarazione sostitutiva prevista dovesse essere presentata. Questione ora risolta con la proroga del nuovo termine a fine anno.

Non mutano le modalità d'invio della dichiarazione sostitutiva
Restano invece immutate le procedure e le modalità previste per la presentazione della dichiarazione sostitutiva all'agenzia delle Entrate. Dunque, la trasmissione delle dichiarazioni dovrà avvenire esclusivamente in via telematica e le stesse potranno essere inviate in via autonoma da parte dei soggetti abilitati dalle Entrate o per il tramite di intermediari.

Cosa sono gli aiuti di Stato automatici e quali quelli bocciati dalla Commissione
Per aiuti di Stato automatici si intendono, in via generale, quelli di cui si può beneficiare senza che si renda necessaria una preventiva attività di natura istruttoria da parte dell'Amministrazione finanziaria o dell'ente erogatore o gestore dell'aiuto in questione. Per quanto riguarda invece le diverse categorie di aiuti, bonus e incentivi dichiarati incompatibili e quindi illegittimi da parte della Commissione europea, che ne ha ordinato anche il recupero, costituiscono un elenco piuttosto variegato. All'interno di questa lista rientrano: le agevolazioni contributive connesse alla stipulazione dei contratti di formazione lavoro; le esenzioni fiscali e mutui agevolati, in favore di imprese di servizi pubblici a prevalente capitale pubblico; gli aiuti concessi all'Italia per interventi urgenti in materia di occupazione e la proroga per determinate imprese dei benefici previsti dalla cosiddetta Tremonti-bis.

 
Stefano Latini
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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