A4 - Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni La voce n. 4 costituisce una componente positiva di reddito che tiene conto delle immobilizzazioni materiali o immateriali che sono state realizzate internamente. Comprende tutti i costi capitalizzati, che trovano contropartita nelle voci delle classi B) I - Immobilizzazioni immateriali - e B) II - Immobilizzazioni materiali - dello stato patrimoniale; costi sia interni (ad esempio, costi di personale o ammortamenti) che esterni (ad esempio, acquisti di materie e materiali vari), sostenuti per la realizzazione, "in economia", delle immobilizzazioni indicate (ad esempio, un macchinario costruito all'interno dell'impresa, con personale della stessa), i cui relativi importi sono stati già rilevati in una o più voci dell'aggregato B - Costi della produzione.
Un esempio di scrittura contabile per la rilevazione una immobilizzazione realizzata internamente è la seguente:
DARE |
AVERE |
DARE |
AVERE |
Immobilizzazioni |
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni |
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Eventuali oneri finanziari capitalizzati vanno compresi nell'importo di questa voce e non portati a rettifica dell'importo della voce C17.
A5 - Altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio Questa voce è di natura residuale e comprende tutti i componenti positivi di reddito non finanziari, di natura ordinaria, frutto delle gestioni accessorie, fermo restando che la distinzione fra attività caratteristica e attività accessoria dipende dal settore merceologico nel quale l'impresa svolge la sua attività principale. Il suo contenuto, in base alla classificazione operata nel principio contabile 12, può essere così schematizzato:
a) Proventi derivanti dalle gestioni accessorie (specie immobiliare e agricola), al netto anche qui delle relative rettifiche:
- fitti attivi di terreni, fabbricati, impianti, macchinari, eccetera
- canoni attivi e royalties da brevetti, marchi, diritti d'autore, eccetera
- ricavi derivanti dalla gestione di aziende agricole.
I fitti attivi derivanti dalla locazione di beni strumentali possono risultare in bilancio dalla seguente scrittura contabile:
DARE |
AVERE |
DARE |
AVERE |
Crediti commerciali diversi |
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120 |
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Fitti attivi |
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100 |
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Iva a debito |
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20 |
b) Plusvalenze da alienazione di beni strumentali impiegati nella normale attività produttiva, commerciale o di servizi Si intendono le plusvalenze derivanti da alienazione conseguente alla fisiologica sostituzione dei cespiti per il deperimento economico-tecnico da essi subito nell'esercizio della normale attività produttiva dell'impresa. Al di fuori di tale fattispecie (ad esempio, la vendita di beni strumentali per un ridimensionamento dell'attività o per una riconversione produttiva), la plusvalenza, di natura straordinaria, va rilevata alla voce E20. Rientrano nella voce A5 anche i ripristini di valore (nei limiti del costo) a seguito di precedenti svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali, nonché dei crediti iscritti nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide (se le precedenti svalutazioni sono state iscritte alla voce B10). Le plusvalenze derivanti dalla vendita di titoli, partecipazioni o altre attività finanziarie non sono, invece, qui rilevate (voci C15 o C16, se ordinarie).
Se la cessione di un bene strumentale (ad esempio, un macchinario acquistato a 10.000 e ammortizzato al 60 per cento, effettuata per la normale necessità di sostituire il bene deperito), produce un ricavo (ad esempio, di 5.000) superiore al valore contabile (differenza tra il costo originario e il totale degli ammortamenti), si registreranno tre scritture contabili: - lo storno del fondo ammortamento - la registrazione della fattura di vendita - la rilevazione della plusvalenza conseguente alla cessione.
DARE |
AVERE |
DARE |
AVERE |
Fondo ammortamento macchinari |
macchinari |
6.000 |
6.000 |
Crediti commerciali diversi |
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6.000 |
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Macchinari |
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5.000 |
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Iva a debito |
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1.000 |
macchinari |
Plusvalenze diverse |
1.000 |
1.000 |
c) Sopravvenienze e insussistenze relative a valori stimati, che non derivino da errori, che siano causate dal normale aggiornamento di stime compiute in precedenti esercizi (come, ad esempio, lo storno di un fondo rischi rivelatosi eccedente rispetto all'onere effettivamente sostenuto). La scrittura contabile da cui può scaturire una sopravvenienza da contabilizzare nella voce "altri ricavi e proventi" può essere la seguente:
DARE |
AVERE |
DARE |
AVERE |
Fondi per oneri per garanzie a clienti |
Sopravvenienza attiva |
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d) Ricavi e proventi diversi, di natura non finanziaria A parte i ricavi e i proventi non rilevabili in altre voci (rimborsi spese, penalità addebitate a clienti eccetera), sono compresi in questa voce i ricavi per acquisizione a titolo definitivo di caparre, per le imprese che operano in mercati nei quali si usa il versamento di caparre alla stipula di ogni contratto (definitivo o preliminare). In contabilità la rilevazione delle caparre (ad esempio per 1.000 euro) tra gli altri ricavi e proventi comporta:
- la rilevazione del debito verso clienti conseguente all'incasso della caparra
DARE |
AVERE |
DARE |
AVERE |
Cassa assegni |
Clienti c/caparre |
1.000 |
1.000 |
- la rilevazione dell'operazione di vendita (ad esempio, di merci per 10.000) con riduzione del credito verso clienti per effetto della caparra e successivo incasso della fattura
DARE |
AVERE |
DARE |
AVERE |
Credito verso clienti |
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12.000 |
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Merci c/vendite |
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10.000 |
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Iva c/vendite |
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2.000 |
Clienti c/caparre |
Credito verso clienti |
1.000 |
1.000 |
Cassa assegni |
Credito vs clienti |
11.000 |
11.000 |
In caso di inadempimento da parte dell'acquirente, occorre contabilizzare la caparra tra gli altri ricavi e proventi con la seguente scrittura:
DARE |
AVERE |
DARE |
AVERE |
Clienti c/caparre |
Altri ricavi e proventi |
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Le perdite di caparre di natura ordinaria si rilevano, invece, alla voce B14 "oneri diversi di gestione". L'acquisizione a titolo definitivo o la perdita di caparra ha natura straordinaria (rilevandosi alle voci E20 ed E21) quando è connessa a operazioni di natura straordinaria. Fra i ricavi e proventi diversi vanno inclusi anche i rimborsi assicurativi per sinistri che non abbiano comportato la contabilizzazione di oneri straordinari (altrimenti il rimborso andrà rilevato, come provento straordinario, alla voce E20).
e) Contributi in conto esercizio Dovuti in base alla legge, o in base a disposizioni contrattuali, sono rilevati per competenza (nell'esercizio in cui è sorto con certezza il diritto a percepirli, che può essere anche successivo all'esercizio al quale essi sono riferiti) e indicati distintamente in apposita sottovoce della voce A5. Deve trattarsi di contributi che abbiano natura di integrazione dei ricavi della gestione caratteristica o delle gestioni accessorie diverse da quella finanziaria, o di riduzione dei relativi costi e oneri. Non possono, quindi, essere compresi in questa voce i contributi di natura finanziaria che riducono l'onere degli interessi passivi su alcuni tipi di finanziamenti assunti dall'impresa. In questo caso, infatti, l'importo del contributo va portato in detrazione alla voce C17 - Oneri finanziari -, o, se rilevato in un esercizio successivo a quello di contabilizzazione degli interessi passivi, va compreso nella voce C16 - Altri proventi finanziari. I contributi erogati in occasione di fatti eccezionali (calamità naturali) sono rilevati alla voce E20.
Per i contributi, le scritture contabili al momento dell'insorgenza del diritto e al momento successivo di effettiva erogazione sono le seguenti:
DARE |
AVERE |
DARE |
AVERE |
Crediti per contributi |
Altri ricavi e proventi |
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Banca c/c |
Crediti per contributi |
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La voce A5 comprende anche la quota, di competenza dell'esercizio in corso, dei contributi in conto capitale che sono finalizzati all'acquisto di immobilizzazioni materiali e commisurati al costo di queste ultime. La quota di competenza dell'esercizio viene rilevata attraverso l'iscrizione di un risconto passivo che consente di differire agli esercizi futuri parte del contributo. Se, ad esempio, il costo dell'immobilizzazione (ammortizzato in 5 esercizi) è di 1.000 euro e il contributo è pari a 400 euro, le scritture contabili, dal momento dell'acquisto fino al momento della erogazione del contributo e alla successiva contabilizzazione del risconto passivo, per differire i 4/5 del contributo ai successivi 4 esercizi, saranno le seguenti:
acquisto
DARE |
AVERE |
DARE |
AVERE |
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Debiti verso Fornitori |
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1.200 |
Impianti |
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1.000 |
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Iva a credito |
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200 |
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rilevazione del contributo
DARE |
AVERE |
DARE |
AVERE |
Crediti per contributi |
Altri ricavi e proventi |
400 |
400 |
incasso del contributo
DARE |
AVERE |
DARE |
AVERE |
Banca c/c |
Crediti per contributi |
400 |
400 |
ammortamento (al 20%)
DARE |
AVERE |
DARE |
AVERE |
Ammortamento impianti |
Fondo ammortamento impianti |
200 |
200 |
risconto passivo (quota di contributo differita ai successivi 4 esercizi = (400x4/5)
DARE |
AVERE |
DARE |
AVERE |
Altri ricavi e proventi |
Risconto passivo |
320 |
320 |
Ove il contributo stesso venga invece portato in detrazione dal costo dell'immobilizzazione, il beneficio di competenza derivante dal contributo affluirà al conto economico attraverso il minor onere di ammortamento (vedasi Principio contabile 16).
Scorporo dai ricavi e costi degli interessi impliciti I crediti commerciali con scadenza (alla data di riferimento del bilancio) superiore a 12 mesi, se gli interessi non sono esplicitamente stabiliti, devono essere attualizzati, separando la componente finanziaria (interessi attivi impliciti) che va portata a rettifica dell'importo alla voce A1. Analogo scorporo d'interessi passivi dovrà essere effettuato per le operazioni da cui originano debiti commerciali, con scadenza superiore ai 12 mesi.
2 - continua. La terza puntata sarà pubblicata mercoledì 17; la prima è su FISCOoggi di lunedì 15 |