Base imponibile Irap: corretta classificazione di costi e ricavi (3).


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Base imponibile Irap: corretta classificazione di costi e ricavi (3).
Autore: Flavio Ferrini - aggiornato il 17/05/2006
N° doc. 1516
 
17 05 2006 - Edizione delle 15:15  
 
Documento interpretativo n. 1 del principio contabile 12

Base imponibile Irap: corretta classificazione di costi e ricavi (3)

Alcune componenti, classificate alla voce E20, sono comunque rilevanti ai fini dell'imposta
 
B - COSTI DELLA PRODUZIONE
B6 - Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
I costi di acquisto delle materie prime, sussidiarie, di consumo, delle merci e dei servizi relativi alla gestione caratteristica dell'impresa vanno indicati per competenza e al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte connesse con la vendita (articolo 2425-bis codice civile).
Dato che la restituzione di merci al venditore (ad esempio, per la presenza di difetti) e la concessione di abbuoni in favore dell'acquirente (ad esempio, per la non conformità delle stesse a quelle ordinate) avvengono in un momento successivo a quello del ricevimento della fattura e della contabilizzazione del costo, è necessario, in sede di redazione del bilancio, operare la differenza tra il costo originariamente contabilizzato e l'eventuale reso e/o abbuono concesso dal venditore.

Si ipotizzi che venga effettuata un acquisto di merci per 80 euro e che, successivamente, vengano restituite merci per 20 euro in quanto difettose.
In contabilità si registreranno queste due scritture:

DARE AVERE DARE AVERE
  Debiti verso fornitori   96
IVA a credito   16  
Merci c/ acquisti   80  

Debiti verso fornitori   24  
  Iva a credito   4
  Resi su acquisti   20


In bilancio, figureranno costi per acquisti di merci per 60 (80 - 20) nel conto economico e debiti verso fornitori per 72 (96 - 24) nello stato patrimoniale.

Gli sconti di natura finanziaria (ad esempio, uno sconto riconosciuto per il pagamento in contanti) vanno invece imputati a conto economico tra i proventi finanziari alla voce C16 del conto economico ("interessi attivi ed altri proventi finanziari").
La scrittura contabile per gli sconti attivi finanziari e per la conseguente riduzione del debito verso i fornitori, potrebbe essere la seguente:

DARE AVERE DARE AVERE
Debiti verso fornitori Sconti attivi 100 100


In sede di bilancio, gli sconti attivi finanziari non sono imputati in diminuzione dei ricavi, in quanto non costituiscono rettifiche negative dei costi.

Resi, sconti commerciali, abbuoni e premi rilevati in un esercizio successivo a quello in cui è stato contabilizzato l'acquisto, costituiscono proventi straordinari (voce E20 del conto economico) che, pur non facendo parte del valore della produzione, sono rilevanti ai fini Irap in base al principio di correlazione posto dall'articolo 11, comma 3, del Dlgs n. 446/97 e vanno riportati in colonna 3 (variazioni in diminuzione) del rigo "costi per materie prime, merci, ect".

I costi accessori di acquisto (trasporti, assicurazioni, carico, scarico, eccetera) vanno indicati alla voce B6, se inclusi dal fornitore nel prezzo delle materie e delle merci. In caso contrario, vanno iscritti alla voce seguente B7.
Le imposte non recuperabili (eventuali imposte di fabbricazione o Iva non recuperabile) sono incorporate nel costo dei beni e classificate allo stesso modo.
Sono imputati a questa voce (così come alle successive voci B7 e B8) anche i costi di importo stimato non ancora documentato, per i quali sono stati effettuati degli appositi accertamenti.
La voce B6 accoglie, infine, i costi per acquisti di beni destinati a mense, asili o circoli ricreativi per il personale (vestiario, generi alimentari, farmaci, oggetti per regali).

B7 - Per servizi
La voce comprende i costi, certi o stimati (al netto delle rettifiche di cui si è già detto) derivanti dall'acquisizione di servizi nell'esercizio dell'attività ordinaria dell'impresa.
Nell'impossibilità di redigere un elenco esaustivo, si riportano, a titolo di esempio:
  • trasporti (se non addebitati in fattura dai fornitori di materie e merci)
  • assicurazioni (se non addebitate in fattura dal fornitore)
  • energia elettrica, telefono e altre utenze
  • viaggio e soggiorno
  • riparazioni e manutenzioni eseguite da imprese esterne
  • lavorazioni eseguite da terzi
  • consulenze tecniche, legali, fiscali, amministrative e commerciali e revisione contabile
  • pubblicità e promozione
  • provvigioni e rimborsi spese ad agenti e rappresentanti
  • servizi esterni di vigilanza
  • servizi esterni di pulizia
  • royalties e canoni diversi da quelli rilevabili nella voce seguente B8 (ad esempio, management fees corrisposte, nell'ambito dei gruppi, alla società controllante)
  • compensi e rimborsi spese ad amministratori, sindaci e revisori esterni
  • costi per il personale distaccato presso l'impresa e dipendente da altre imprese (il corrispondente ricavo, per l'impresa da cui dipende il personale distaccato, è classificabile nella voce A5)
  • costi per prestazioni di servizi riguardanti il personale, ma non rilevabili nella voce B9, come, ad esempio:
    • prestazioni di personale esterno e altre prestazioni d'opera per mense aziendali, colonie, asili, circoli ricreativi
    • costi per mense gestite da terzi in base a contratti di appalto o di somministrazione odi altre forme di convenzione al netto dei costi addebitati ai dipendenti
    • costi di buoni pasto distribuiti ai dipendenti
    • costi per corsi di aggiornamento professionale dei dipendenti
    • costi per vitto e alloggio di dipendenti in trasferta.

Se si riceve una fattura per spese telefoniche di 200 euro (soggette a Iva), una nota per il pagamento di un premio assicurativo di 1.000 (non soggetta a Iva) e una fattura da un professionista per una consulenza di euro 1.000 (soggetta a Iva e a ritenuta d'acconto Irpef nella misura del 20 per cento a carico dello stesso professionista), le scritture contabili da registrare in partita doppia, saranno le seguenti:

spese telefoniche

DARE AVERE DARE AVERE
Spese telefoniche   200  
Iva a credito   40  
  Debiti verso fornitori   240

premio assicurativo
DARE AVERE DARE AVERE
Assicurazioni Debiti verso fornitori 1.000 1.000

consulenze
DARE AVERE DARE AVERE
consulenze   1.000  
Iva a credito   200  
  Debiti verso fornitori   1.200

pagamento consulenza (al lordo dell'Iva) e al netto della ritenuta d'acconto di 200
DARE AVERE DARE AVERE
Debiti verso fornitori   1.200  
  Erario c/ritenute da versare   200
  Banca c/c   1.000

versamento ritenuta
DARE AVERE DARE AVERE
Erario c/ritenute da versare Banca c/c 200 200

pagamento spese telefoniche e premio assicurativo
DARE AVERE DARE AVERE
Debiti verso fornitori Banca c/c 1.240 1.240


Nella voce B7 vanno rilevati anche i costi per i servizi eseguiti da banche e imprese finanziarie, diversi dagli oneri finanziari veri e propri, come: noleggio di cassette di sicurezza, servizi di pagamenti di utenze, costi per la custodia di titoli, commissioni per fideiussioni (purché non finalizzate all'ottenimento di finanziamenti), spese e commissioni di factoring (ma non quelle aventi natura di oneri finanziari), spese per valutazioni di immobili per la concessione di mutui, spese di istruttoria di mutui e finanziamenti eccetera (in generale,tutti i costi diversi da interessi e sconti passivi, commissioni passive su finanziamenti e spese bancarie a essi accessorie).

B8 - Per godimento di beni di terzi
In tale voce si iscrivono i corrispettivi, al netto delle rettifiche come sopra precisate, per il godimento di beni di terzi, materiali e immateriali, quali, a titolo esemplificativo:
  • canoni per affitto di azienda; canoni per la locazione di beni immobili e oneri accessori (spese condominiali, quota a carico del locatario dell'imposta di registro,eccetera)
  • canoni e royalties periodici per l'utilizzo di brevetti, marchi, know-how, software, concessioni
  • canoni per la locazione finanziaria di immobili, impianti, macchinari, autoveicoli.

Rientrano in B8 anche i canoni periodici corrisposti a terzi per l'usufrutto di beni mobili e immobili, l'enfiteusi e la concessione del diritto di superficie su immobili.

Le scritture contabili che possono dar luogo alla evidenziazione di un importo all'interno della voce B8 sono quelle registrate al momento del ricevimento di fatture, da parte della società che prende in locazione il bene strumentale. Se, ad esempio, il canone di locazione del bene strumentale è di 1.000 euro, la scrittura sarà la seguente:

DARE AVERE DARE AVERE
Canoni passivi   1.000  
Iva a credito   200  
  Debiti verso fornitori   1.200



3 - continua. L'ultima puntata sarà pubblicata venerdì 18; le prime due sono su FISCOoggi di lunedì 15 e martedì 16

 
Flavio Ferrini

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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