Bologna: check up, proposta discriminatoria


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Bologna: check up, proposta discriminatoria
Autore: Garante della privacy - aggiornato il 17/03/2009
N° doc. 10745
Garante per la protezione dei dati personali
 Comunicato stampa - 16 marzo 2009   
 

Bologna: check up, proposta discriminatoria
Il giudizio di Mauro Paissan, componente del Garante privacy

"Un malato di cancro non può forse fare il sindaco? E una persona che ha avuto un infarto non può amministrare una città? Siamo di fronte a un'idea umanamente offensiva, discriminatoria nei confronti di chi ha o ha avuto problemi di salute. Una proposta che tra l'altro non considera il fatto che chi oggi si presentasse all'elettorato con tanto di certificato di piena salute, domattina potrebbe essere stroncato da qualche male". Questo il commento di Mauro Paissan, componente del Garante privacy, alla proposta di check up per i candidati a sindaco di Bologna.

"Non è legittimo costringere chiunque, anche se un politico, a rendere pubblici i propri dati sanitari. In questo caso, al contrario di quello che si va dicendo, non si tratterebbe di una scelta libera, volontaria, perché chi dovesse sottrarsi alle visite mediche sarebbe additato come persona che vuole nascondere qualche male fisico".

Roma, 16 marzo 2009

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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