Dichiarazioni del lavoratore e cessazione del rapporto di lavoro
Con sentenza n. 25262 del 4 dicembre 2007 la Cassazione ha affermato la legittimità del comportamento del datore di lavoro che, a seguito di una dichiarazione del lavoratore "me ne vado perché ho trovato un altro posto" aveva ritenuto che ciò integrasse gli estremi delle dimissioni.
Infatti, la Suprema Corte ha affermato che "ben lungi dall'aver trascurato di valutare il contesto in cui è maturata la decisione del lavoratore di lasciare il posto preso l'azienda, ha invece scrupolosamente indagato su tale contesto e, dopo aver accertato che tra le parti non vi era alcuna tensione ma che in realtà l'unico episodio verificatosi era quello della mattina del 20 settembre 2000, nel corso della quale il dipendente non aveva ricevuto alcun rimprovero da parte del datore mentre era stato proprio lui a lamentarsi dei metodi lavorativi dei suoi colleghi e poi aveva dichiarato che se ne andava, ha correttamente attribuito alla dichiarazione il significato di dimissioni".