Diritto di cronaca, adozioni e tutele per gli interessatiNon vanno pubblicate notizie che identificano un adottato e le famiglie coinvolte


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Diritto di cronaca, adozioni e tutele per gli interessatiNon vanno pubblicate notizie che identificano un adottato e le famiglie coinvolte
Autore: Garante della privacy - aggiornato il 28/10/2005
N° doc. 900
Newsletter - 28 ottobre 2005   
 

 

N. 265 del 28 Ottobre 2005

• Diritto di cronaca, adozioni e tutele per gli interessati 
• Il Garante al COM-PA 2005
• Garante per i dati nelle Comunità montane

 

Diritto di cronaca, adozioni e tutele per gli interessati
Non vanno pubblicate notizie che identificano un adottato e le famiglie coinvolte

E' illecito pubblicare  fotografie e notizie in grado di rendere identificabile un ragazzo adottato o la  madre naturale. In questi casi il giornalista deve essere ancora più attento a tutelare la riservatezza delle persone.
Si è concluso con un divieto di uso dei dati personali, disposto dal Garante nei confronti di un quotidiano locale, il procedimento aperto dopo la segnalazione del Tribunale per i minorenni delle Marche. Ora il giornale non dovrà più pubblicare, neanche sul sito web della testata, a pena di sanzione penale, le informazioni relative al ragazzo e alla madre naturale e dovrà attenersi, per il futuro, alle indicazioni fornite dal Garante. Sul giornale erano comparsi alcuni articoli nei quali si dava notizia di un nonno che desiderava incontrare il nipote, ora maggiorenne, adottato nei primi anni di vita. Negli articoli venivano riportati particolari che il Garante ha ritenuto lesivi della riservatezza e in grado di recare grave pregiudizio alle persone coinvolte. Erano stati pubblicati, infatti, il nome, il luogo di nascita del ragazzo, una foto che lo ritraeva da piccolo, i nomi della madre e del nonno,  dati  che nel loro insieme rendevano direttamente  identificabili i protagonisti della vicenda nella cerchia degli amici e dei conoscenti.  Ciò, in aperto contrasto sia con il Codice in materia di protezione dei dati personali, sia con il Codice deontologico dei giornalisti nella parte in cui stabiliscono che il giornalista può diffondere dati personali nei limiti dell'essenzialità dell'informazione, in particolare quando si tratta di  dati o circostanze per i quali l'ordinamento prevede speciali cautele. La pubblicazione di informazioni cosi delicate viola, inoltre, la disciplina vigente che riconosce speciali  cautele e procedure per l'acceso, perfino da parte della persona adottata, ad informazioni relative allo stato di adozione e ai genitori biologici (raggiungimento del venticinquesimo anno di età dell'adottato, gravi motivi psico–fisici, autorizzazione del Tribunale per i minorenni).

Il Garante al Com-Pa 2005
Diritti dei cittadini, trasparenza della Pa, sicurezza delle comunicazioni

Il Garante per la privacy partecipa al Com-Pa, Salone europeo della Comunicazione Pubblica, che si svolge a Bologna, presso il quartiere fieristico, dal  3 al 5 novembre, dedicato quest'anno al tema "Le nuove frontiere della comunicazione pubblica". La  manifestazione offrirà l'occasione per approfondire alcuni dei temi più significativi legati alla protezione dei dati personali, quali il rispetto dei diritti dei cittadini, la correttezza e la trasparenza nell' uso delle informazioni da parte delle amministrazioni pubbliche, i rapporti tra libertà e sicurezza.
Il Presidente, Francesco Pizzetti, chiuderà i lavori della tavola rotonda dedicata ad "Accesso, privacy e sicurezza nelle comunicazioni", in programma venerdì 4 novembre alle ore 12,00.  Sempre venerdì 4 novembre, alle ore 16,30, il Vice Presidente, Giuseppe Chiaravalloti, interverrà al convegno "Sicurezza e protezione. Prima regola, comunicare".
Presso lo stand dell'Autorità verrà programmato il nuovo video istituzionale dell'Autorità. Saranno distribuiti anche i diversi prodotti editoriali realizzati dal Garante, tra i quali il nuovo depliant sulla videosorveglianza, e la nuova edizione del Cd Rom del Garante, corredato quest'anno da una presentazione multimediale a carattere divulgativo sull'attività del Garante e sulle tematiche riguardanti la protezione dei dati personali.

Garanzie per i dati nelle comunità montane
Entro il 31 dicembre si dovranno adottare i regolamenti per l'uso dei dati sensibili e giudiziari

Dopo i comuni e le province italiane, ora tocca alle comunità montane mettersi in regola con la norme sulla privacy. E' stato approvato dal Garante lo schema di regolamento predisposto dall'Uncem (Unione nazionale comuni comunità enti montani) che le comunità montane dovranno adottare, entro il 31 dicembre, per poter trattare  i dati sensibili e giudiziari.
Il Codice in materia di protezione dei dati personali prevede, infatti, che per poter raccogliere, utilizzare, elaborare, conservare, comunicare dati sensibili e giudiziari indispensabili allo svolgimento delle loro attività istituzionali, le amministrazioni  pubbliche debbano adottare specifici regolamenti.
Questi regolamenti individuano e rendono noti ai cittadini quali dati vengono usati e per quali fini. Allo scopo di agevolare questo adempimento - ed evitare che ciascuna amministrazione pubblica, in questo caso ogni comunità montana, predisponga il regolamento e lo sottoponga singolarmente al Garante - il Codice prevede la possibilità di elaborare "schemi tipo" per settori omogenei.
Allo schema tipo approvato dal Garante potranno dunque far riferimento gli enti e le comunità montani per elaborare il proprio regolamento senza la necessità di ottenere un autonomo parere dell'Autorità.
Lo schema di regolamento per le comunità montane (consultabile su http://www.garanteprivacy.it/ doc. web .n. 1182188 e doc. web n. 1182195) contiene l'indice dei trattamenti ed una serie di schede articolate nelle quali vengono evidenziati, le finalità rilevanti di interesse pubblico per trattare i dati sensibili e giudiziari, la denominazione del trattamento dei dati, la fonte normativa, i tipi di dati trattati. Le schede contengono anche una sintetica descrizione relativa al trattamento dei dati e al flusso informativo.


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del Garante per la protezione dei dati personali (Reg. al Trib. di Roma n. 654 del 28 novembre 2002).
Direttore responsabile: Baldo Meo.
Direzione e redazione: Garante per la protezione dei dati personali, Piazza di Monte Citorio, n. 121 - 00186 Roma.
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Newsletter è consultabile sul sito Internet
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