Dogane, sequestrati 7,6 milioni di prodotti contraffatti.


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Dogane, sequestrati 7,6 milioni di prodotti contraffatti.
Autore: Chiara Ciranda - aggiornato il 12/11/2007
N° doc. 4683
09 11 2007 - Edizione delle 17:30  
 
I dati in occasione dell'annuale "Festa di San Matteo"

Dogane, sequestrati 7,6 milioni di prodotti contraffatti

Visco: "La lotta all'evasione resta una priorità"
 
Dogane in festa, oggi, per l'annuale appuntamento intitolato al patrono San Matteo. Presso la sede romana di via Mario Carucci, questa mattina i dirigenti dell'Agenzia fiscale hanno illustrato i risultati 2006-2007. Sono 7,6 milioni i pezzi di merci contraffatte sequestrati dalle Dogane nei primi sei mesi dell'anno. Inoltre, l'Italia torna ad essere rotta privilegiata per il contrabbando di sigarette. In chiusura l'intervento del direttore delle Dogane, Mario Andrea Guaiana, che ha auspicato energie nuove per la lotta alle frodi e all'evasione fiscale, e del vice ministro Vincenzo Visco che ha sottolineato che la lotta all'evasione "resta una priorità", perché "il Paese permane in gravissima difficoltà economica e finanziaria e deve recuperare gettito".

Lotta alla contraffazione e ai traffici illeciti, ecco i numeri
Sono 7,6 milioni i pezzi di merci contraffatte sequestrati dalle Dogane nei primi sei mesi del 2007. Questo uno dei dati più significativi presentati alla convention di questa mattina. In testa ci sono articoli di abbigliamento e accessori (2,9 milioni di pezzi) e al secondo posto i giocattoli con 2 milioni di sequestri. L'Italia torna ad essere rotta privilegiata per il contrabbando di sigarette, dopo che per anni l'epicentro dei traffici si era spostato sui Balcani. Nel 2007 (dati aggiornati al 6 novembre) le Dogane - è stato detto nel corso del convegno - hanno sequestrato 160 milioni di "bionde", il 31,1% in più rispetto ai 122 milioni del 2006. Per quanto riguarda gli introiti accertati dalle Dogane, tra dazi e tasse varie, nei primi sei mesi del 2007 l'importo è di 8,18 miliardi di euro, mentre gli introiti nel solo settore delle accise ammontano a 1,9 milioni. Sul fronte dei sequestri nei primi sei mesi dell'anno 1.415 operazioni hanno interessato stupefacenti per un totale di 1.585 unità.
Oltre 190.000, poi, le armi e gli esplosivi scovati dagli addetti alle Dogane in 961 sequestri. Per quanto riguarda i pezzi di flora e fauna il cui traffico è illegale (dai coralli ai rettili), il numero di sequestri nel primo semestre dell'anno è stato pari a 108.649. Trenta le operazioni che hanno interessato traffico illegale di beni culturali. Il fronte della contraffazione resta uno dei più impegnativi per gli addetti alle Dogane: in alcuni casi di sottofatturazione per merci provenienti dalla Cina - è stato detto dai funzionari dell'Agenzia - il prezzo del prodotto finito era inferiore al prezzo medio internazionale della materia prima.

Guaiana: "siamo in perenne emergenza, occorrono energie nuove"
Rivolgendosi alle forze politiche, il direttore dell'agenzia delle Dogane ha chiesto iniziative urgenti: "Siamo in perenne emergenza", ha detto facendo riferimento alla carenza di organico. "Chiediamo un adeguamento numerico e qualitativo delle risorse umane, almeno lo sblocco del turn-over". Il direttore ha rilevato che su una pianta organica di 12.458 unità c'è un gap negativo del 24%, che per la dirigenza sale al 62%. "Occorrono energie nuove, occorrono giovani visto che l'età media in Agenzia è di 50 anni. In queste condizioni non si può fare di più nella lotta alle frodi e all'evasione fiscale". In Finanziaria c'è un emendamento che propone nuove assunzioni alle Dogane, oltre che alle Entrate e alla Guardia di finanza.

Visco: "un nuovo assunto produce dieci volte quanto costa"
Sul tema delle assunzioni è intervenuto il vice ministro Visco, facendo riferimento all'emendamento alla manovra che dovrebbe garantire, nel 2008, nuove assunzioni all'agenzia delle Entrate, all'agenzia delle Dogane e alla Guardia di finanza. In Parlamento vengono presentati, anche dalla maggioranza, emendamenti "stravaganti" - ha detto il vice ministro - che rischiano di compromettere il lavoro di lotta all'evasione fiscale portato avanti dall'Amministrazione finanziaria.
"Non è stato facile - ha commentato -, prima la norma inserita in Finanziaria era stata criticata in Consiglio dei ministri, poi è stata reinserita. "Questo pezzo dell'amministrazione pubblica - ha aggiunto Visco - garantisce la sopravvivenza di tutte le altre", "porta soldi", ha detto citando come esempio il fatto che un neo-assunto all'agenzia delle Entrate arriva a produrre dieci volte quanto costa. "L'emendamento presentato alla Finanziaria prevede anche risorse per la Guardia di finanza - ha precisato Visco -, mi aspetto un uso consapevole di queste risorse e una integrazione con gli uffici fiscali in uno spirito di collaborazione e lealtà assoluta. Spero che questa sia la novità vera per il prossimo anno. Senza sinergie totali è impossibile o molto difficile gestire questa attività".

La lotta all'evasione "resta una priorità"
Visco ha poi parlato dell'extragettito incassato negli ultimi due anni. "Spero di farlo anche di 20 miliardi - ha detto - ma confermare anche per il prossimo anno un extragettito fiscale netto da 10 miliardi di euro 'non è un gioco'. Se si parte da livelli dove è facile recuperare si ottiene molto. Via via diventa più faticoso e mantenere gli incrementi è difficile".
La lotta all'evasione resta comunque una priorità: "Il Paese permane in gravissima difficoltà economica e finanziaria e deve recuperare gettito". Visco ha anche confermato l'impegno del governo ad una futura riduzione delle tasse, come anche "si comincerà ad operare in maniera più incisiva sulla spesa". "Sulle tasse non c'è mai entusiasmo" - ha commentato il vice ministro - ma proprio grazie all'"indirizzo politico che ha cambiato radicalmente i risultati" nella lotta all'evasione fiscale è stato possibile risanare i conti pubblici: "lo scorso anno abbiamo portato il deficit sotto il 3% e quest'anno siamo poco sopra il 2%".

Befera: "cartelle esattoriali a Roma, stop alle ganasce"
All'appuntamento era presente anche Attilio Befera, amministratore delegato di Equitalia che ha fornito rassicurazioni in merito alle cartelle esattoriali emesse in questi giorni a Roma. "I provvedimenti di fermo amministrativo, a partire dalle cosiddette ganasce fiscali" - ha detto Befera a margine del convegno - saranno sospesi "fino a quando non siamo sicuri che è tutto a posto". "Abbiamo avviato un tavolo con il Comune di Roma e martedì - ha aggiunto Befera - ci sarà un incontro per dare certezza ai cittadini che tutte le procedure espletate siano corrette. Finché non verrà fatta chiarezza, comunque, non ci saranno provvedimenti amministrativi generalizzati".

 
Chiara Ciranda
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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