Gli studi di settore 2005 (4): soggetti obbligati a compilare i modelli per l'annotazione separata


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Gli studi di settore 2005 (4): soggetti obbligati a compilare i modelli per l'annotazione separata
Autore: Pompilio Ciro Cardinale - aggiornato il 30/09/2005
N° doc. 588
 
30 09 2005 - Edizione delle 13:30  
 
Adempimenti dichiarativi

Gli studi di settore 2005 (4)

Soggetti obbligati a compilare i modelli per l'annotazione separata
 
Il decreto ministeriale 24/12/1999 introduce l'obbligo di compilare i modelli per l'annotazione separata per i contribuenti aventi le seguenti caratteristiche:
  • esercizio di un'impresa multiattività (due o più attività) ovvero multipunto (più punti di produzione o vendita) ovvero entrambi (multipunto e multiattività)
  • esercizio di attività d'impresa e non di lavoro autonomo
  • approvazione dello studio di settore per tutte le attività esercitate.

    L'introduzione dell'obbligo dell'annotazione separata mira a rimuovere le cause di inapplicabilità degli studi di settore e amplia la platea dei soggetti cui applicare gli stessi.

L'obbligo di annotazione separata scatta quindi:

  • se per tutte le attività sono stati approvati gli studi di settore
  • dall'esercizio successivo a quello di decorrenza degli studi

Al contrario, non sussiste obbligo di annotazione separata nel caso in cui:

  • per un'attività anche marginale risultino ancora applicabili i parametri
  • per almeno un'attività anche marginale risulti applicabile uno studio di nuova approvazione, con decorrenza 2004.

I modelli per l'annotazione separata risultano così composti:

  • modello M dove indicare i ricavi relativi alle diverse attività esercitate ovvero alle diverse unità di produzione o di vendita
  • modelli di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore (SD, SG, SK imprese, SM, nonché TD, TG, TK imprese e TM), dove esporre i componenti direttamente afferenti e quelli promiscui che è possibile ripartire in base al criterio che il contribuente ritiene più idoneo
  • modello N, dove indicare
    • i dati promiscui relativi al personale e quelli contabili che non è possibile ripartire tra le diverse attività esercitate ovvero tra le diverse unità di produzione o di vendita
    • i dati contabili e del personale, che non è possibile indicare negli altri studi di settore, relativi alle attività soggette a studi di settore o parametri, per le quali sono stati conseguiti ricavi di ammontare non superiore al 20 per cento dei ricavi totali
    • l'importo dell'eventuale integrazione alle risultanze di Gerico AS (rigo RN30)
    • i dati relativi all'Iva.

    L'attribuzione di tali componenti alle singole attività o alle singole unità di produzione o di vendita viene effettuato dal software di applicazione degli studi di settore Gerico Annotazione separata.

Gli studi di settore interessati all'annotazione separata sono tutti gli studi rivolti a contribuenti che esercitano l'attività in forma d'impresa e conseguentemente presentano i tradizionali modelli (SD, SG, SK imprese, SM, TD, TG, TK imprese e TM) e compilano il quadro F.

I soggetti che esercitano più attività non comprese nello stesso studio e almeno un'attività rientrante negli studi oggetto di evoluzione a decorrere dal periodo d'imposta 2004, non sono esclusi dall'obbligo di annotazione separata poiché tali studi rappresentano l'evoluzione di studi precedentemente in vigore.

Ipotesi di affitto di un ramo di azienda
L'obbligo di compilazione dei modelli per l'annotazione separata non viene meno in presenza di ricavi derivanti da affitto di un ramo di azienda.
La circolare n. 58 del 2002 suggerisce le modalità per neutralizzare i ricavi derivanti da affitto di un ramo di azienda, che non vanno indicati:

  • nel modello M in caso di compilazione dei modelli per l'annotazione separata
  • nel rigo F14 dei tradizionali modelli relativi agli studi di settore, rigo destinato a ospitare i ricavi dell'attività tipica dell'impresa.

Di tali ricavi non si deve tener conto neanche ai fini della individuazione delle percentuali di ricavi (rispetto al totale) delle ulteriori attività esercitate dal contribuente e quindi della verifica della sussistenza dell'obbligo di indicazione separata dei componenti rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore.

Ad esempio, un'impresa con ricavi complessivi pari a 100mila euro, così composti:

  • 15mila derivanti dall'attività di bar e caffè
  • 75mila derivanti da affitto di un ramo di azienda
  • 10mila derivanti dal commercio di articoli di profumeria,

ha l'obbligo dell'annotazione separata dei ricavi in quanto questi derivano da attività per le quali sono stati approvati gli studi di settore.
In sede di dichiarazione dei redditi, tale impresa dovrà compilare i modelli per l'annotazione separata, poiché i ricavi derivanti dall'attività di bar e caffè e dal commercio di articoli di profumeria (complessivamente pari a 25mila euro), rappresentano, ai fini degli studi di settore, il 100 per cento dei ricavi totali, così ripartiti:

  • 60 per cento dall'attività di bar e caffè (studio TG37U)
  • 40 per cento dal commercio di articoli di profumeria (studio SM16U).

Ovviamente, nei quadri destinati ad accogliere gli elementi strutturali e contabili non dovranno essere indicati i dati relativi al ramo d'azienda che il contribuente ha concesso in affitto.

Risultati dell'applicazione degli studi di settore
L'Amministrazione finanziaria mette a disposizione in maniera gratuita il software Gerico Annotazione separata (autonomo rispetto al tradizionale Gerico), grazie al quale è possibile verificare la posizione del contribuente.
Le risultanze di Gerico Annotazione separata forniscono una serie di informazioni in relazione:

  • al numero e alla tipologia dei modelli da compilare per il complesso delle attività svolte
  • alla congruità dei ricavi dichiarati
  • alla coerenza dei principali indicatori economici (ad esempio, la produttività per addetto, la rotazione del magazzino) che caratterizzano nel complesso l'attività svolta dal contribuente, rispetto ai valori minimi e massimi assumibili con riferimento a comportamenti normali degli operatori del settore che svolgono l'attività con analoghe caratteristiche.

La congruità dei ricavi dichiarati è determinata confrontando la somma dei ricavi calcolati dall'applicazione Gerico Annotazione separata per singoli punti di vendita o di produzione e per singole attività esercitate dal contribuente e il totale dei ricavi dichiarati per il complesso delle attività esercitate dal contribuente stesso.

Oltre al risultato globale di tutte le attività svolte dal contribuente, viene anche fornito il risultato parziale di ogni studio di settore con il ricavo puntuale e quello minimo.

Gli indicatori di coerenza sono calcolati sui valori aziendali complessivi, tenendo presente che le soglie di coerenza sono determinate come media, ponderata sulle percentuali dei ricavi dichiarati, delle soglie di coerenza determinate da Gerico Annotazione separata per ciascuno studio.
Nel caso di svolgimento di più attività, l'applicazione fornisce indicazioni in ordine alla coerenza del contribuente prendendo in considerazione solo gli indicatori comuni a tutti gli studi esaminati.


4 - continua. La quinta puntata sarà pubblicata lunedì 3 ottobre; le precedenti tre sono consultabili nella sezione "Riflettori su..."

 
Pompilio Ciro Cardinale

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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