Nel maxi emendamento alla finanziaria 2006 restano la riduzione del costo del lavoro stimata in due miliardi di euro, il drastico taglio sulla spesa di Regioni ed enti locali, il fondo per indennizzare le vittime dei crac finanziari alimentato dai conti bancari dormienti. Fra le novità del maxi emendamento, illustrate voce per voce, resta la stretta sui dividendi, aumenta al 41% nel 2006 la detrazione Ire per le spese sostenute per ristrutturazioni edilizie, compensata dal ritorno al 20% dell’Iva sull’acquisto di materiali. Sul fronte fiscale non si verseranno più imposte a debito inferiori ai 12 euro, ma lo Stato tratterrà i crediti di pari importo vantati dai contribuenti. Confermata la destinazione del 5 per mille dell’Ire in favore del volontariato, della ricerca, scientifica, dell’università e per attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente. Per i bimbi nati o adottati nel 2005 arriva un assegno ai genitori di mille euro, indipendentemente che si tratti del primo o del secondo figlio. Quelli che hanno sostenuto spese per i piccoli al di sotto dei tre anni ritireranno alle Poste un assegno di 160 euro per ogni figlio nato o adottato fra il 1° gennaio 2003 e il 31 dicembre 2006.
Sul fronte asili nido detrazione del 19% delle spese documentate sostenute dai genitori per il pagamento delle rette, con un tetto di spesa di 632 euro l’anno a figlio in asilo. |
