Implementazione dei controlli sul consolidato nazionale.


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Implementazione dei controlli sul consolidato nazionale.
Autore: Sandro Maria Galardo e Chiara Putzolu - aggiornato il 29/01/2007
N° doc. 2043
     
29 01 2007 - Edizione delle 14:15  
 
Circolare n. 2/E del 23 gennaio 2007

Implementazione dei controlli sul consolidato nazionale

Le direttive strategiche e operative per le verifiche nei confronti dei soggetti partecipanti alla fiscal unit
 
La direzione centrale Accertamento dell'Agenzia delle entrate ha emanato lo scorso 23 gennaio la circolare n. 2/E, al fine di dettare i primi indirizzi operativi relativi all'attività di prevenzione e contrasto all'evasione fiscale per il 2007.
Il documento afferma che il contrasto all'evasione ed elusione fiscale costituisce una priorità non solo per l'azione dell'Agenzia delle entrate, ma per l'intero Paese. A tal proposito, viene ravvisato come la manovra finanziaria di fine anno e la normativa collegata hanno accentuato l'attenzione sul fenomeno dell'evasione fiscale, fornendo nuovi mezzi per contrastarla e chiedendo nel contempo uno sforzo straordinario per reperire, attraverso il recupero delle imposte evase, le risorse necessarie per lo sviluppo del Paese.

La circolare, asserendo che l'evasione fiscale non è generalizzata, non coinvolge tutti i contribuenti e non è uniformemente distribuita né a livello settoriale né a livello territoriale e che occorre, pertanto, mirare l'azione di accertamento per individuare e arginare i comportamenti evasivi più significativi, svolgendo insieme un'azione di contrasto e di deterrenza, dedica un paragrafo ai "controlli nei confronti dei soggetti con volume d'affari, ricavi o compensi superiori a 25.822.845 euro".

In particolare, relativamente ai circa 10mila soggetti di rilevanti dimensioni, diffusi in modo non uniforme sul territorio nazionale, la circolare dispone che l'attività andrà ripartita fra:
  • verifiche
  • controlli mirati correlati a istruttorie esterne rivolte a specifici elementi
  • controlli sul consolidato.

Viene, pertanto, posta un'attenzione specifica al controllo nei confronti di soggetti aderenti all'istituto del consolidato nazionale, per i quali la circolare prevede, per il 2007, un numero di interventi non inferiore a mille.
Il forte incremento delle attività nei confronti dei soggetti partecipanti alla tassazione di gruppo, si inserisce nell'ottica generale espressa nella circolare, in tema di controlli nei confronti dei soggetti di grandi dimensioni, ove si afferma che "l'esperienza maturata in questi ultimi anni ha dimostrato l'opportunità di differenziare la tipologia di controllo in funzione delle caratteristiche e delle specificità della posizione da sottoporre a controllo", per cui potrebbe essere "proficuo limitare il controllo all'esame di alcuni specifici fatti o elementi".

Ma quali tipologie di controlli possono essere effettuati nei confronti dei soggetti partecipanti alla fiscal unit?
Si tratta di attività operative finalizzate al vaglio della posizione Ires dei soggetti coinvolti nella tassazione di gruppo, effettuate o mediante accessi mirati, nel caso in cui oggetto del controllo sia una specifica operazione realizzata dal contribuente selezionato ovvero attraverso verifiche più generali, con l'obiettivo di analizzare i comportamenti fiscalmente rilevanti di uno o più periodi d'imposta, o, in ultimo, mediante controlli di legittimità, finalizzati a verificare il rispetto della normativa propria dell'istituto.

E' quest'ultima tipologia di controlli, cosiddetti di primo livello, che viene potenziata per l'anno in corso.
Questi controlli hanno avuto avvio nel corso dell'anno 2006, durante il quale l'Amministrazione finanziaria ha dovuto cimentarsi con le nuove regole introdotte dalla riforma Ires, di cui il consolidato nazionale costituisce un pilastro. Si tratta di controlli "mirati" sugli aspetti peculiari del sistema di tassazione opzionale, così come delineati negli articolo da 117 a 129 del Tuir e nel decreto attuativo del 9 giugno 2004.

Nel corso del 2006, precedentemente allo svolgimento delle attività di controllo, sono state inoltre realizzate diverse iniziative formative destinate al personale addetto ai controlli.
Nell'ambito di questi incontri, che si sono rilevati propedeutici alla migliore effettuazione dell'attività operativa, sono state analizzate le problematiche applicative della disciplina.
Tra le ipotesi meritevoli di indagine sono state prospettate anche alcune fattispecie potenzialmente elusive, realizzate mediante l'aggiramento dei principi posti a base dell'istituto del consolidato nazionale.

Tali ultimi approfondimenti sono stati condotti in prospettiva di futuri controlli, indirizzati al contrasto all'elusione nei gruppi d'imprese, controlli cosiddetti di "secondo livello".
L'attività che è stata condotta nel 2006 ha portato i suoi frutti; infatti, proprio i risultati ottenuti dai controlli pregressi ne hanno motivato l'implementazione per l'anno 2007.
Tra le motivazioni dell'incremento emerge, inoltre, la necessità per l'Agenzia di monitorare le fiscal unit attualmente in atto, al fine di realizzare un efficace coordinamento in occasione di controlli su realtà imprenditoriali dislocate in diverse arre geografiche.

La circolare, infatti, auspica che l'attività indirizzata a verificare il rispetto della normativa specifica in tema di consolidato sia "al tempo stesso orientata all'ulteriore finalità di realizzare una mappatura delle fiscal unit presenti sul territorio nazionale".
Ciò perché l'istituto del consolidato nazionale, cristallizzando il gruppo imprenditoriale nelle entità giuridiche ricomprese nel modello Cnm (e facenti parte del perimetro di consolidamento), mostra all'Agenzia in che modo il soggetto economico svolge la propria attività, ossia con quale articolazione di strutture societarie è presente sul territorio.

L'emersione del gruppo rappresenta un'opportunità per procedere alla disamina di operazioni con rilevanza economico-fiscale effettuate dal soggetto economico, attraverso verifiche congiunte sulle diverse società facenti parte della fiscal unit.
In questo scenario, i controlli di legittimità sulla normativa del consolidato rappresentano un primo passo verso un'analisi sempre più completa dei fenomeni dei gruppi d'imprese.
Tant'è che la circolare espressamente prescrive che "nel corso dei controlli si avrà cura di reperire anche informazioni rilevanti ai fini dell'analisi dei comportamenti dei vari gruppi da valutare nell'ottica di possibili approfondimenti".

 
Sandro Maria Galardo e Chiara Putzolu

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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