In arrivo 328 milioni a volontariato, ricerca e Comuni.


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In arrivo 328 milioni a volontariato, ricerca e Comuni.
Autore: Alessandra Gambadoro e Chiara Ciranda - aggiornato il 12/10/2007
N° doc. 4307
12 10 2007 - Edizione delle 17:00  
 
Completata la ripartizione dei fondi del 5 per mille

In arrivo 328 milioni a volontariato, ricerca e Comuni

Romano: "dai cittadini ampia partecipazione"
 
L'operazione 5 per mille è in dirittura d'arrivo. Oltre 328 milioni di euro saranno presto erogati dalla Ragioneria generale dello Stato ai soggetti beneficiari. Questo uno dei dati più significativi emersi durante la conferenza stampa di presentazione degli elenchi aggiornati, contenenti sia il numero delle scelte attribuite a ciascun destinatario sia la quota del 5 per mille spettante, tenuta questa mattina a Roma presso la sede centrale dell'agenzia delle Entrate dal direttore Massimo Romano e dal direttore Servizi ai contribuenti Aldo Polito.

Un'operazione - ha detto Romano - "tempestiva, che ha dimostrato sia un'eccellente capacità, da parte dell'Amministrazione finanziaria, di gestire un flusso imponente di dati, sia l'importante attenzione rivolta dai contribuenti verso questo nuovo strumento, espressione di un'ampia partecipazione democratica". "Il lavoro fatto - ha aggiunto il direttore - consentirà di erogare la gran parte delle somme entro la fine dell'anno".

I dettagli del lavoro svolto dall'Agenzia sono stati illustrati da Aldo Polito. "L'importo complessivo delle somme destinate - ha spiegato - è di 345.292.419 euro, da cui saranno accantonati 16.369.265 euro perché relativi a scelte in favore di soggetti esclusi dal beneficio". Quattro i settori interessati al beneficio del cinque per mille, introdotto, in via sperimentale, dalla Finanziaria 2006: volontariato, ricerca scientifica, ricerca sanitaria e Comuni. Al primo sono stati destinati 192,9 milioni di euro; al secondo 51,1; al terzo 46,7; al quarto 37,9.

In tutto i beneficiari sono 29.532, di cui 439 enti ed università che svolgono ricerca scientifica, 49 soggetti che svolgono ricerca sanitaria, 8.086 Comuni e 20.958 associazioni di volontariato. Di queste ultime la maggior parte, oltre 6mila, si concentrano in Lombardia, 2.882 in Emilia Romagna e 2.771 in Veneto. Relativamente all'elenco degli enti del volontariato, curato dall'Agenzia, è stata operata una significativa attività di controllo che ha portato alla esclusione di 7.720 soggetti: di questi 5.609 per mancata o tardiva presentazione della documentazione prevista dalla norma e 2.111 per mancanza dei requisiti.

Tornando alle quote assegnate, nel mondo del volontariato l'Unicef fa la parte del leone (5,9 milioni di euro), seguita da Medici Senza Frontiere (4,9) e da Emergency (4,5).
Tra gli enti della ricerca scientifica spicca, invece, l'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) che con 32,3 milioni di euro assegnati (di cui 28 come centro di ricerca e 4,3 come onlus) si piazza al primo posto assoluto. Seguono la Fondazione italiana sclerosi multipla, con 3,1 milioni di euro, e la Fondazione Umberto Veronesi con 3 milioni di euro.
Quanto alla sanità, pole position per l'Istituto europeo di oncologia (7,8), accompagnato da Fondazione centro San Raffaele del monte Tabor (6,6) e Istituto nazionale per la ricerca sul cancro (5,4).
Roma invece il Comune che ha ricevuto la somma più alta (1,5 milioni di euro), seguito da Milano (753.333 euro) e Torino (465.034 euro).

Quanto alle scelte dei contribuenti - sono 15,8 milioni coloro che hanno espresso la loro preferenza - 2,4 milioni vanno accantonate, perché relative a soggetti la cui dichiarazione presenta un'imposta netta uguale a zero, per la quale non è dunque possibile devolvere alcuna somma. Le scelte valide quindi si riducono a 13,4 milioni, di cui 10,6 in favore di uno specifico ente e 2,8 destinate genericamente al settore. E se nelle scelte singole i contribuenti hanno dimostrato di preferire gli enti del volontariato (7,2 milioni di voti) seguiti da Comuni (1,7 milioni), enti di ricerca (1 milione di voti) ed enti della sanità (565 mila), analizzando le scelte generiche emerge una vera e propria inversione di tendenza: al primo posto troviamo la sanità (1,3 milioni di scelte), al secondo la ricerca (814 mila), al terzo il volontariato (680 mila).

Sia le preferenze espresse che, conseguentemente, le somme assegnate, si concentrano su un numero limitato di destinatari, noti per la loro attività in campo nazionale. "I numeri più significativi - ha notato in proposito Massimo Romano - si registrano su soggetti conosciuti e ampiamente accreditati presso l'opinione pubblica". Le altre preferenze, invece, si disperdono tra una vastissima platea di soggetti. "Se ci sono beneficiari un po' originali" - ha precisato il direttore rispondendo alla domanda di un giornalista - si tratta di posizioni assolutamente marginali".

Presentati i dati 2006, non resta che guardare al 2007. "Entro il prossimo 31 dicembre saranno terminati i controlli a campione sulle autocertificazioni presentate dagli iscritti - ha detto in chiusura Aldo Polito - ed entro il 31 marzo 2008 sarà pubblicato l'elenco definitivo degli enti ammessi al beneficio".

Gli elenchi completi sono disponibili sul
sito dell'agenzia delle Entrate.

 
Alessandra Gambadoro e Chiara Ciranda
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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