|
|
| |
|
Invia ad un amico  |
|
|
Incassi da accertamento, 49 nel 2006. A segno il 95 dei controlli. |
Autore: Agenzia delle Entrate - aggiornato il 08/05/2007 |
N° doc. 3289 |
 |
08 05 2007 - Edizione delle 17:30 | |
| |
| Conferenza stamani nella sede dell'Agenzia delle entrate |
Incassi da accertamento, + 49% nel 2006
A segno il 95% dei controlli |
| I dati evidenziano la crescente efficacia della strategia antievasione adottata dall'Amministrazione fiscale |
| |
I risultati dell'attività di controllo e di contrasto all'evasione condotta nel 2006, le strategie messe in atto nel 2007 e gli esiti operativi già raggiunti nel primo quadrimestre dell'anno in corso.
Questi i temi illustrati dal direttore dell'Agenzia delle entrate, Massimo Romano, e dal direttore centrale dell'Accertamento, Villiam Rossi, durante la conferenza stampa, svoltasi questa mattina a Roma, presso la sede centrale dell'Amministrazione fiscale.
"L'obiettivo dell'attività di accertamento e della lotta all'evasione fiscale nel 2007 - spiega Massimo Romano - è quello di orientare le strategie di controllo verso una logica di maggiore incisività e qualità, per ottenere una sensibile riduzione del contenzioso tributario".
"Per valorizzare l'attività di accertamento e di verifica - continua Romano - l'Agenzia delle entrate intende ottimizzare e sistematizzare gli strumenti conoscitivi a sua disposizione e avvalersi in modo selettivo e intelligente dei poteri d'indagine. A tal proposito, un ruolo importante svolgono le indagini finanziarie, che sono state oggetto di una serie di interventi normativi negli ultimi anni, e l'Anagrafe dei rapporti, di recente costituzione, che è un archivio informatizzato delle posizioni soggettive dei contribuenti, sia persone fisiche che giuridiche, con banche e istituti di credito. In esso, attualmente sono già confluiti oltre 300 milioni di rapporti".
Dalla conferenza stampa sono emerse le linee guida che l'Amministrazione fiscale sta seguendo per svolgere un'attività di controllo costante e sistematica, differenziata in relazione alle diverse tipologie di contribuenti, con particolare attenzione alle grandi imprese: per queste aziende, infatti, è previsto nel 2007 un aumento del 56 per cento dei controlli che cresceranno dai 960 del 2006 a 1.500.
Inoltre, l'Agenzia si pone l'obiettivo di raggiungere quota 3mila indagini finanziarie, raddoppiando le 1.400 dello scorso anno. Altre attività di particolare interesse strategico sono quelle di contrasto ad alcuni specifici fenomeni di evasione e di elusione, il controllo sulla regolare emissione di scontrini e di fatture, un uso più intensivo dell'accertamento sintetico, la gestione persuasiva e non conflittuale degli studi di settore.
A questo proposito è stato annunciato l'invio, tra maggio e giugno, di 120.000 avvisi bonari destinati ai contribuenti soggetti a studi di settore e relativi a situazioni pregresse caratterizzate da anomalie tra dati strutturali e contabili. Con lo scopo di invitare i soggetti a rivedere e correggere la propria posizione, nell'intento, come ha espresso Massimo Romano, "di prevenire, piuttosto che reprimere".
Con l'intervento di Villiam Rossi, l'attenzione si è concentrata in primo luogo sui dati di sintesi relativi all'attività di controllo e di verifica, dai quali sono emerse significative differenze tra la gestione 2005 e quella 2006.
In particolare, gli accertamenti svolti nel 2006 relativi a imposte dirette, Irap e Iva sono stati 419.924, il 14 per cento in più rispetto al 2005 e, nonostante la maggiore imposta accertata nel 2006 (13.115 milioni di euro) sia inferiore al 2005 (13.897), le somme incassate segnano un sostanziale incremento del 49 per cento, passando da 2.310 milioni del 2005 a 3.464 milioni del 2006.
Tra le ragioni di questa crescita, una maggiore adesione del contribuente all'accertamento, senza ricorso al contenzioso.
Nel 2006, infatti, si è registrato un deciso miglioramento dell'indice di definizione degli accertamenti, cioè un incremento degli accertamenti definiti con adesione e acquiescenza rispetto al totale, che passa dal 40 al 44 per cento.
L'attenzione si è poi concentrata sulla dimensione qualitativa dei controlli: se durante il 2006 il numero complessivo delle verifiche è leggermente diminuito rispetto al 2005, passando da 10.784 a 9.322, l'indice di positività dei controlli sale nel 2006 al 95 per cento, evidenziando quindi le crescenti capacità di intelligence del personale sempre più specializzato dell'Agenzia.
I dati relativi all'attività di verifica rivelano anche una rimodulazione dei soggetti sottoposti a controllo: l'attenzione si sposta infatti dai soggetti di piccole dimensioni (con volume d'affari inferiore a 5,1 milioni) per i quali i controlli diminuiscono, nell'arco del 2006, da 7.490 a 4.454, ai soggetti di grandi dimensioni (con volume d'affari fino a 25,8 milioni), per i quali i controlli sono cresciuti da 2.687 a 4.260, e alle grandi imprese, per le quali i controlli sono passati da 607 a 618.
Visti i più che positivi risultati conseguiti nel primo quadrimestre di quest'anno, il raggiungimento degli obiettivi del 2007 sono senza dubbio molto più vicini. Sono già state inviate 1.319 richieste per indagini finanziarie, gli accertamenti relativi a imposte dirette, Irap e Iva sono stati 137.444 contro gli 85.438 dei primi quattro mesi del 2006, le verifiche sono passate da 2.701 a 3.021 e gli accessi per il controllo degli obblighi fiscali da 38.037 a 41.618.
Tra gli obblighi fiscali, la mancata emissione di scontrino o di fattura ha portato a 17.638 atti di contestazione e alla chiusura di 95 esercizi commerciali per aver commesso l'infrazione almeno tre volte.
A conclusione dell'incontro, il direttore Romano ha ribadito "l'importanza dell'Anagrafe dei rapporti soprattutto per la semplificazione delle indagini finanziarie, a vantaggio sia dell'Amministrazione che degli operatori del settore".
Il comunicato stampa
Dati accertamento - File Excel (salvare il documento con estensione .xls)
Risultati primo quadrimestre 2007 - Slide (salvare il documento con estensione .ppt)
| |
|
|
|
|
