La consociata è comunque tenuta a provare che la quota di spesa a suo carico si riferisca a forniture di beni o servizi propri, da cui derivano ricavi
SINTESI: Va accolto il ricorso proposto dall'Agenzia delle entrate circa l'inesistenza - e conseguentemente la non inerenza e riducibilità - delle poste passive contabilizzate dalla consociata come provenienti dalla sua partecipazione al consorzio. Si rileva che la parte di spesa che la consociata affronta in relazione all'attività consortile non ha i connotati dell'inerenza "ex se", essendo l'impresa tenuta a dimostrare, ai sensi dell'art. 75 del TUIR se e in quale misura le spese esposte si riferiscano a forniture al consorzio di beni o servizi propri, da cui siano derivati ricavi che concorrono a formare il reddito.
Sentenza n. 24526 del 22 novembre 2009 (udienza del 28 ottobre 2009)
Corte di cassazione, sezione tributaria - Pres. Altieri, Rel. Sotgiu
Reddito d'impresa - Base imponibile - Formazione - Criteri - Inerenza - Fattispecie - Consorzio - Partecipazione agli oneri Imposta sul reddito delle persone giuridiche.
Sentenza n. 24526 del 22 novembre 2009 (udienza del 28 ottobre 2009)
Corte di cassazione, sezione tributaria - Pres. Altieri, Rel. Sotgiu
Reddito d'impresa - Base imponibile - Formazione - Criteri - Inerenza - Fattispecie - Consorzio - Partecipazione agli oneri Imposta sul reddito delle persone giuridiche.
Pubblicato il 11/12/2009