La cessione d'azienda (4).


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La cessione d'azienda (4).
Autore: Gianluca Martani - aggiornato il 18/11/2005
N° doc. 958
 
18 11 2005 - Edizione delle 15:30  
 
Riflettori su...

La cessione d'azienda (4)

Aspetti contabili
 
Aspetti contabili
Per quanto riguarda gli aspetti contabili della cessione d'azienda, va detto che il codice civile nulla prevede espressamente sull'argomento. Solitamente, in occasione di un'operazione di cessione d'azienda, è prassi redigere un bilancio straordinario costituito dal solo stato patrimoniale dell'azienda ceduta, con indicazione a valori correnti delle attività e passività trasferite e dell'eventuale avviamento (la somma algebrica di tali elementi rappresenta il prezzo di cessione).
Tuttavia, non vi è un obbligo specifico rispetto a tale adempimento, in quanto il prezzo di cessione potrebbe essere determinato in maniera globale. In tale eventualità, sorge il problema dell'allocazione del prezzo tra le attività e le passività acquisite dal cessionario.

In ogni caso, il cedente deve effettuare, al momento della cessione, le opportune scritture di assestamento al fine di determinare la competenza dei costi e dei ricavi per la frazione di esercizio già trascorsa.
E' necessario, inoltre, eliminare gli elementi dell'attivo e del passivo non trasferibili, e che cessano di esistere, tramite la rilevazione di componenti reddituali da imputare a conto economico. Trattasi, in particolare, di oneri pluriennali da ammortizzare per i quali non vi sarà utilità futura (ad esempio, spese di impianto) e dei fondi rischi per i quali non saranno più sostenuti in futuro gli oneri connessi (ad esempio, fondo responsabilità civile).
Successivamente, il cedente dovrà scaricare dalla contabilità le attività e le passività cedute secondo i valori contabili delle stesse. Procederà, quindi, a iscrivere nell'attivo patrimoniale un credito verso il cessionario, pari al prezzo pattuito per l'azienda ceduta, e a rilevare nel conto economico una plusvalenza (o minusvalenza), che concorrerà alla determinazione del risultato economico. Detta plusvalenza sarà costituita dalla differenza tra il prezzo di cessione e la somma algebrica delle attività e passività cedute espresse a valori contabili, e potrà differire da quella determinata ai fini fiscali.

Per quanto riguarda il cessionario, occorre innanzitutto distinguere il caso in cui lo stesso inizi l'attività in seguito all'acquisto dell'azienda ovvero già svolga un'attività imprenditoriale. Nel primo caso, è necessario in primis rilevare la costituzione dell'impresa registrando l'apporto dei mezzi iniziali. Successivamente, il cessionario dovrà recepire in contabilità le attività e passività relative all'azienda acquistata, rilevando, in contropartita, il debito verso il cedente o l'uscita finanziaria.
Generalmente, le attività e passività predette sono iscritte dal cessionario a valori correnti e non sulla base dei valori contabili assunti in capo al cedente. L'eventuale differenza rispetto al prezzo di cessione costituirà il valore dell'avviamento, iscritto come tale dal cessionario tra le immobilizzazioni immateriali e ammortizzato negli anni successivi (tralasciamo in questa sede le ipotesi in cui l'acquirente sia soggetto agli Ias). Ai sensi dell'articolo 2424, primo comma, n. 6, del codice civile, se l'acquirente è una società di capitali, l'avviamento può essere iscritto nell'attivo solo con il consenso del collegio sindacale, ove esistente.
Per quanto riguarda il periodo di ammortamento questo è stabilito, a norma del citato n. 6, in cinque anni. Tuttavia, è consentito ammortizzare sistematicamente l'avviamento anche per un periodo limitato di durata superiore, in relazione alla maggiore vita utile del bene, purché ne sia data motivazione nella nota integrativa (il principio contabile nazionale n. 24 stabilisce una durata massima pari a venti anni).

Esempio numerico
Si ipotizzi la cessione di un'azienda posseduta da un imprenditore individuale alla data del 30 giugno dell'anno X. La situazione contabile a tale data, dopo le scritture di assestamento effettuate dal cedente, è la seguente:

ATTIVO PASSIVO
Attrezzature 80 Patrimonio netto 155
Automezzi 110 Utile 15
Merci 50 Fondo rischi per cause in corso 30
Crediti v/clienti 60 Debiti v/fornitori 70
Cassa 10 Debiti vari 40
Totale dare 310 Totale avere 310


Con l'aiuto di un professionista, il cedente provvede alla valutazione dei beni aziendali a valori correnti (di mercato), e alla determinazione dell'avviamento.
Nel contratto di cessione, il prezzo (pari a 250) viene frazionato nei valori attribuiti alle attività cedute e alle passività accollate nel seguente modo:
  • attrezzature: valore di perizia pari a 90
  • automezzi: valore corrente sul mercato dell'usato pari a 85
  • merci: vengono valutate allo stesso valore in capo al cedente pari a 50
  • crediti v/clienti: valore di presumibile realizzo pari a 30
  • debiti v/fornitori: valore nominale pari a 70
  • avviamento: valutato per un importo pari a 65.

Non viene ceduto il denaro in cassa e l'acquirente non si accolla i debiti vari. Il fondo rischi per cause in corso viene estinto.

Calcolo del prezzo di cessione

+ attrezzature 90
+ automezzi 85
+ merci 50
+ crediti v/clienti 30
+ avviamento 65
- debiti v/fornitori 70
prezzo di cessione 250


Calcolo della plusvalenza
La plusvalenza è determinata dalla differenza tra il prezzo di cessione e la somma algebrica delle attività cedute e delle passività accollate, espresse a valori contabili:

prezzo di cessione 250 -
valore azienda ceduta 230
plusvalenza 20


Il valore dell'azienda ceduta, espressa a valori contabili, è cosi determinato:

ATTIVITA'

Attrezzature 80
Automezzi 110
Merci 50
Crediti v/clienti 60
Totale attività 300

PASSIVITA'

Debiti v/fornitori 70
Totale passività 70
Valore azienda ceduta 230


Scritture contabili del cedente
Il cedente rileva nelle proprie scritture la cessione dell'azienda tramite lo scarico, a valori contabili, delle attività e passività trasferite. In concomitanza viene iscritto nell'attivo dello stato patrimoniale un credito verso il cessionario pari al corrispettivo stabilito per la cessione e, tra i ricavi, la plusvalenza realizzata.

DATA OPERAZIONE DARE AVERE

30/06

Attrezzature   80
  Automezzi   110
  Merci   50
  Crediti v/clienti   60
  Debiti v/fornitori 70  
  Crediti v/cessionario azienda 250  
  Plusvalenza di cessione   20


Scritture contabili del cessionario
Il cessionario rileva l'acquisto dell'azienda iscrivendo nelle proprie scritture le attività, compreso l'avviamento, e le passività valorizzate in base a quanto stabilito nel contratto di cessione. Viene registrato anche il debito verso il cedente pari al prezzo pagato per l'acquisto dell'azienda.

DATA OPERAZIONE DARE AVERE

30/06

Attrezzature 90
Automezzi 85
Merci 50
Crediti v/clienti 30
Debiti v/fornitori 65
Crediti v/cessionario azienda 70
Plusvalenza di cessione 250



4 - fine. Le prime tre puntate sono disponibili nella sezione "Riflettori su..."

 
Gianluca Martani

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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