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Pensionati 'esteri': senza comunicazione, nessuna erogazione - Circolare Inps n. 126 del 19 novembre 2007. |
Autore: Alessandra Gambadoro - aggiornato il 23/11/2007 |
N° doc. 4815 |
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22 11 2007 - Edizione delle 12:00 | |
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| Circolare Inps n. 126 del 19 novembre 2007 |
Pensionati "esteri": senza comunicazione, nessuna erogazione |
| La presentazione annuale dei redditi prodotti nei Paesi stranieri è necessaria per ricevere le prestazioni pensionistiche a essi relative |
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Nei confronti dei pensionati che non hanno presentato le dichiarazioni dei redditi prodotti all'estero per gli anni 2003, 2004, 2005, necessarie per l'accertamento dei requisiti previsti per accedere alle prestazioni pensionistiche, sarà interrotta l'erogazione delle quote collegate a tali redditi. Questa, infatti, sarà sospesa fino a quando essi non regolarizzeranno la propria posizione.
Lo specifica la circolare Inps n. 126 del 19 novembre.
I redditi prodotti all'estero per cui è necessario presentare la dichiarazione sono quelli previdenziali italiani e stranieri, quelli da lavoro, i redditi immobiliari (eccetto la prima casa), quelli di capitali e di partecipazione e i redditi a carattere assistenziale.
Oltre la dichiarazione, i soggetti interessati devono presentare la certificazione rilasciata dagli enti che in ciascun Stato estero si occupano dell'erogazione delle prestazioni previdenziali e assistenziali.
Prima di sospendere la prestazione pensionistica, verrà inviata ai contribuenti una comunicazione che sollecita la documentazione mancante per gli anni 2004 e 2005, da presentare direttamente o tramite il Consolato o il Patronato del Paese estero entro 60 giorni.
La circolare estende l'obbligo di presentazione dei redditi dei soggetti residenti all'estero per il 2003, introdotto dal decreto del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 12 maggio 2003, anche agli anni successivi. La comunicazione annuale dei redditi "esteri" viene così generalizzata perché, come sottolinea la circolare, di fondamentale importanza per l'Inps per poter conoscere e successivamente sottoporre a verifica quei redditi che non sono tassati in Italia e quindi a cui l'ente non può accedere senza la collaborazione del contribuente.
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| Alessandra Gambadoro | |
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