Plusvalenze su titoli ereditati, conta il valore di successione.


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Plusvalenze su titoli ereditati, conta il valore di successione.
Autore: Patrizia de Juliis - aggiornato il 01/02/2008
N° doc. 7614
01 02 2008 - Edizione delle 16:00  
 
Telefisco, le risposte dell'Agenzia

Plusvalenze su titoli ereditati, conta il valore di successione

Rileva l'importo indicato nell'atto anche se non è dovuta imposta per effetto della franchigia Moltiplicatori catastali con maggiorazione per gli immobili strumentali estromessi dall'attività
 
Successione e plusvalenze
Per determinare il costo della partecipazione per il calcolo delle plusvalenze, se si è in presenza di titoli dichiarati ai fini dell'imposta di successione, si prende in considerazione il valore definito o dichiarato ai fini di tale imposta, anche quando la stessa non è dovuta per effetto della franchigia, mentre per i titoli non soggetti a imposta (articolo 3, comma 4-ter, Dlgs 346/1990) si assume il valore normale alla data di apertura della successione. Sulla base di questi principi, contenuti nel comma 6 dell'articolo 68 del Tuir, l'Agenzia ha risposto in maniera affermativa al quesito volto a chiarire se, con la reintroduzione dell'imposta di successione, fosse confermata l'interpretazione per cui si assume il valore definito o dichiarato ai fini dell'imposta di successione, anche nel caso in cui la franchigia determina il non assolvimento della stessa.

Estromissione dell'immobile strumentale dall'attività
Per determinare il valore normale dei beni immobili strumentali, i moltiplicatori delle rendite catastali vanno maggiorati del 40% se si tratta di fabbricati di categoria "B" e del 20% in caso di beni appartenenti ad altre categorie, come previsto rispettivamente dai decreti legge 262/2006 e 168/2004.
Questa la precisazione dell'Agenzia in tema di estromissione dell'immobile strumentale dai beni dell'attività dell'impresa individuale.
La Finanziaria 2008, infatti, al comma 37 dell'articolo 1, prevede per l'imprenditore che al 30/11/07 utilizza beni immobili strumentali, la possibilità di optare per l'esclusione dei beni stessi dal patrimonio dell'impresa, previo pagamento di un'imposta sostitutiva pari al 10% della differenza tra il cosiddetto valore normale dei beni e il valore fiscalmente riconosciuto. Per determinare il valore normale si applicano i moltiplicatori alla rendita catastale. Nell'ambito di questo calcolo il quesito, risolto positivamente dall'Agenzia, era volto a chiarire se ai moltiplicatori si debbano applicare o meno le maggiorazioni di cui ai citati decreti.

 
Patrizia de Juliis
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