"Sulle risorse liberate dal rinvio della riforma del Tfr a decidere dovrà essere il Parlamento, in Consiglio dei Ministri non se ne è parlato''. Lo ha detto il ministro del Welfare, Roberto Maroni, che ha ribadito il suo no all'uso di questa posta per la correzione del deficit.
''Non sono d'accordo- ha spiegato Maroni - perchè parliamo di risorse già messe a disposizione per il sociale, non aggiuntive, in un quadro di coerenza dei conti pubblici. Non si capisce perchè si dovrebbero utilizzare quei soldi per il deficit. Il problema dei conti pubblici è già stato risolto e il quadro non è cambiato''.
Il Ministro ha quindi sottolineato come le risorse liberate dal rinvio del Tfr sono 400 milioni per il 2006, 930 per il 2007 e 1530 per il 2008. ''Noi proponiamo due misure nel campo sociale - ha precisato - che richiederanno 200 milioni nel 2006 e anche meno nel 2007. La prima è quella sulle donne silenti, la seconda riguarda il sostegno agli invalidi del lavoro. Restano quindi un sacco di risorse che potranno essere utilizzate per altro''.
