Strada spianata per il decreto “milleproroghe”. Approvato definitivamente dalla Camera il disegno di legge di conversione del Dl 207/2008, si attende ora solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Tra le principali novità fiscali, lo slittamento dei termini dal 31 luglio al 30 settembre per l’invito telematico di Unico e della dichiarazione Iva.
Aggiornato il calendario di Unico
Il “milleproroghe” ha apportato delle sostanziali modifiche alle norme del Dpr 322/98 sulle modalità per la presentazione delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi, all’Irap e all’Iva.
Slitta dal 31 luglio al 30 settembre il termine ultimo per l’invio telematico delle dichiarazioni delle persone fisiche, delle società di persone e dei soggetti a essi assimilati, e dei dati Irap.
I contribuenti Ires, inoltre, possono presentare per via telematica la dichiarazione entro l’ultimo giorno del nono mese successivo (e non più entro il settimo mese) a quello di chiusura del periodo d’imposta.
Novità anche sul fronte Irap. Viene eliminato, infatti, l’obbligo per i soggetti con periodo d’imposta che coincide con l’anno solare, di presentare nella dichiarazione Unico i dati relativi all’imposta regionale sulle attività produttive. La dichiarazione Irap, dal periodo d’imposta 2008, va, quindi, presentata autonomamente, tramite specifico modello.
E’ il 31 luglio, e non più il 31 marzo, l’ultimo giorno utile per la trasmissione telematica all’agenzia delle Entrate da parte dei sostituti d’imposta dei dati fiscali e contributivi.
Per la dichiarazione annuale Iva, i contribuenti avranno tempo fino al 30 settembre e non più fino al 31 luglio.
Nuova scadenza per la trasmissione telematica delle dichiarazioni da parte di Caf, professionisti abilitati e sostituti di imposta: il termine ultimo passa dal 25 giugno al 15 luglio.
Differito, infine, dal settimo al nono mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta, l’obbligo di presentare la dichiarazione in caso di liquidazione di società, di fallimento, di liquidazione coatta amministrativa, di trasformazione e fusione.
Esclusi dall’Ici i fabbricati rurali anche se accatastati e senza attribuzione di rendita.
Alessandra Gambadoro - pubblicato il 26/02/2009