Commissione tributaria regionale del Veneto |
Rassegna giurisprudenziale del 27 luglio 2005 |
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Segnaliamo, tra le sentenze in rassegna, la n. 28/34/05 del 14 aprile: è legittimo l'avviso di accertamento - scaturito da verifica fiscale a seguito di un verbale dell'Inps - con cui l'Agenzia delle Entrate ha rilevato a carico di una società maggiori redditi imponibili, corrispondenti a fatture emesse e non annotate in contabilità; l'appellante ha contestato la pretesa affermando che l'ufficio non ha considerato che i pretesi redditi rappresentano in realtà il costo per le retribuzioni di lavoratori in nero messi a disposizione di altre aziende. |
Commissione tributaria regionale del Veneto
Rassegna giurisprudenziale del 27 luglio 2005
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Estremi: n. 28/34/05 del 14 aprile 2005
Argomento: Accertamento - Irpef Ilor - Utilizzo di lavoratori in nero
E' legittimo l'avviso di accertamento scaturito da una verifica fiscale condotta a seguito di un verbale di accertamento ispettivo dell'Inps, con cui l'Agenzia delle Entrate ha rilevato a carico di una società maggiori redditi imponibili ai fini Irpef e Ilor, corrispondenti a fatture emesse e non annotate in contabilità.
Nella fattispecie sottoposta all'attenzione della Commissione regionale, in particolare, la società appellante aveva affermato che i redditi accertati dall'ufficio corrispondevano alle retribuzioni di lavoratori utilizzati in nero da varie aziende, le quali ne scaricavano i costi facendosi emettere fatture dalla società in esame, con dizioni di comodo, utilizzate al fine di celare l'illegittima intermediazione di manodopera, che viceversa l'Inps aveva scoperto.
La società in questione, in altre parole, avrebbe messo a disposizione di varie aziende della propria zona lavoratori irregolari, emettendo per tale servizio fatture con causali generiche, che non transitavano nella propria contabilità. La somma ricevuta in pagamento delle fatture emesse (e non registrate) sarebbe stata impiegata, sempre secondo l'appellante, per la maggior parte dell'ammontare, per retribuire i lavoratori impiegati in nero.
Al fine di contestare la pretesa contenuta nell'avviso di accertamento, l'appellante ha, quindi, affermato come l'ufficio non abbia considerato che i pretesi redditi rappresentavano in realtà il costo per le retribuzioni dei lavoratori in nero; costo che, secondo la Commissione regionale, non è stato opportunamente dimostrato né nell'an, né nel quantum, essendosi limitata la società appellante a ricostruzioni non suffragate opportunamente da riscontri ed evidenze probatorie rilevanti.