Novità tracciato Xml fattura elettronica vers. 1.7.1
Con l’entrata in vigore del nuovo tracciato Xml della fattura elettronica vers. 1.7.1, obbligatorio dal 01 gennaio 2021, ma utilizzabile già da ora, sono state introdotte le seguenti modifiche:
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Nuovi codici “Tipi Documento”
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Nuovi codici “Natura Operazione”
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Nuovi codici “Tipo Ritenuta”
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Importo bollo: opzionale a fronte di Bollo virtuale “SI”
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Aggiunta la nuova modalità di pagamento MP23 – PagoPA
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Nuovi controlli obbligatori che determinano lo scarto dei file
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Nuovo controllo non obbligatorio inserito alla creazione del file xml
Per maggiori informazioni è possibile consultare anche la guida alla compilazione delle fatture elettroniche dell’Agenzia delle Entrate.
Dal 1° Ottobre 2022, con le nuove Specifiche tecniche versione 1.7.1, è stato introdotto un nuovo tipo documento TD28 - Acquisti da San Marino con IVA (fattura cartacea).
Questo per comunicare operazioni di acquisto di beni da San Marino per le quali sono state ricevute fatture cartacee con indicazione dell’IVA.
È opportuno evidenziare che le novità introdotte consistono nell’obbligo di fornire un grado maggiore di dettaglio nella compilazione della e-fattura, fornendo una serie di informazioni che saranno utili all’Amministrazione finanziaria sia per l’effettuazione di verifiche, sia ai fini della predisposizione delle dichiarazioni IVA precompilate.
1. Nuovi codici “Tipi Documento”
Con il nuovo tracciato, oltre ai tipi documento già utilizzati, sono stati introdotte altre tipologie:
Tipi documenti già esistenti:
TD01 – Fattura
TD02 – Acconto/anticipo su fattura
TD03 – Acconto/anticipo su parcella
TD04 – Nota di credito
TD05 – Nota di debito
TD06 – Parcella
TD07 – Fattura semplificata
TD08 – Nota di credito semplificata
TD09 – Nota di debito semplificata
Tipi documenti introdotti (se non si utilizzano non si incorrono sanzioni):
TD16: integrazione fattura reverse charge interno (art.17 del d.P.R. n. 633/72)
TD17: Integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero
TD18: Integrazione per acquisto di beni intracomunitari
TD19: Integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art.17 c.2 DPR 633/72
TD20: Autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture (art.6 c.8 d.lgs. 471/97 o art.46 c.5 D.L. 331/93)
TD21: Autofattura per splafonamento
TD22: Estrazione beni da Deposito IVA
TD23: Estrazione beni da Deposito IVA con versamento dell’IVA
TD24: Fattura differita di cui all’art.21, comma 4, lett. a)
TD25: Fattura differita di cui all’art.21, comma 4, terzo periodo lett. b)
TD26: Cessione di beni ammortizzabili e per passaggi interni (ex art.36 DPR 633/72)
TD27: Fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa
TD28 - ACQUISTI DA SAN MARINO CON IVA (fattura cartacea)
Ora analizzeremo ogni singolo documento così da poter capire quando queste nuove tipologie dovranno essere utilizzate e quando in automatico il software proporrà il cambio del codice documento.
TD16: integrazione fattura reverse charge interno (art.17 del d.P.R. n. 633/72)
Descrizione Operazione
Da utilizzare per operazioni interne effettuate in regime di inversione contabile, ai sensi dell’articolo 17 del d.P.R. n. 633/72;
Il Cedente/Prestatore (C/P) ha emesso una fattura elettronica (ad esempio TD01 o TD02 o TD24) con uno dei sottocodici di N6*, la quale deve essere integrata dal Cessionario/Committente (C/C), indicando aliquota e imposta dovuta.
Per integrare la fattura ricevuta (la quale è normale fattura elettronica), nell’ipotesi di reverse charge interno, il C/C può effettuare attraverso lo SDI l’integrazione della fattura usando il tipo documento TD16, che sarà recapitato solo a sé stesso senza dover integrare manualmente la fattura ricevuta.
Il documento integrativo sarà utilizzato in fase di elaborazione delle bozze dei registri IVA da parte dell’Agenzia.
Qualora il C/C volesse avvalersi delle bozze dei registri IVA precompilati elaborati dall’Agenzia delle Entrate, è consigliabile trasmettere il tipo documento TD16 allo SDI entro la fine del mese da indicare nel campo DATA. Alternativamente alla trasmissione del TD16 via SDI, il C/C può integrare manualmente la fattura ricevuta previa stampa e conservazione analogica della stessa ma in tal caso l’operazione non apparirà nelle suddette bozze di registri Iva elaborati dall’Agenzia.
Compilazione Documento
Nuovo documento tipologia Autofattura/Integrazione in cui indicare:
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su sezione cliente, il cedente/prestatore che ha emesso la fattura;
In automatico, il software alla creazione del xml, invertirà i dati tra cedente e cessionario così che nell’integrazione che si sta creando, nel C/P, troveremo i dati del soggetto che ha emesso la fattura in origine e in C/C i dati della ditta che sta emettendo l’integrazione;
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nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata la data di ricezione della fattura in reserve charge o comunque una data ricadente nel mese di ricezione della fattura emessa dal fornitore;
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nel campo 2.1.1.4 <Numero>: consigliabile adoperare una numerazione progressiva ad hoc;
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l’imponibile presente nella fattura inviata dal C/P e la relativa imposta calcolata dal C/C (in caso di aliquote diversificate, compilare il documento con i singoli imponibili e le singole imposte). Con doppio click nel campo Cod.Iva è possibile ricercare le aliquote iva collegate al TipoDocumentoFE “TD16”; Indicazione del codice Natura presente nella fattura inviata dal C/P (codici Natura con sottocodici da N6.1 a N6.9).
Esempio di aliquota da utilizzare: 22C - Al.22% Rev.Ch.Edil. (art.17,c.6,lett.a), 22R - Aliquota 22% Rev.Ch.Art.74 c.7 e 8, 22CA - Al.22%Rev.Ch.Fab.str.art.17,c.6,l.a-bis) e così via (NB: le aliquote in reverse charge sono diverse e quello che cambia è la descrizione del riferimento normativo che sarà riportato nell’xml della fattura elettronica)
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nel campo 2.1.6 <DatiFattureCollegate> l’IdSdi attribuito dal Sistema di interscambio, della fattura di riferimento. Per chi gestisce il flusso di ricezione delle fatture elettroniche con GBsoftware, l’IdSdi è visibile in Console Fatturazione, cliccando nel pulsante di “Dettaglio” della fattura ricevuta in reverse charge, nel capo IdSdi.
Creazione xml FE
Al crea xml, se sono state utilizzate delle causali iva con il raccordo del tipo documento TD16, in automatico, nella maschera che si apre sarà selezionato e si potrà subito precedere alla creazione del file. Se non indicato, l’utente comunque potrà selezionarlo.
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TD17: Integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero
Descrizione Operazione
Da utilizzare quando il C/C, ai sensi dell’articolo 17, secondo comma, del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, integra il documento ricevuto da C/P estero non residente e privo di stabile organizzazione nel territorio dello Stato (anche residente nella Repubblica di San Marino o nello Stato della Città del Vaticano) per prestazioni di servizi (nel caso di servizi intracomunitari) o emettere un’autofattura (nel caso di servizi extra-comunitari) per indicare l’imposta dovuta che dovrà poi confluire nella propria liquidazione. Al fine di adempiere agli obblighi comunicativi di cui all'articolo 1, comma 3-bis, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, per le operazioni effettuate a partire dal 1° luglio 2022 il C/C deve predisporre un altro documento, ad integrazione della fattura ricevuta dal soggetto passivo UE, ed inviarlo tramite SDI con tipo documento TD17 che sarà recapitato al solo soggetto emittente (dato che è quest'ultimo ad essere tenuto ad integrare la fattura con l'IVA). La trasmissione di un tipo documento TD17 consente anche di adempiere all’obbligo d’integrazione ai sensi dell’articolo 17, secondo comma, del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633. Qualora il C/C volesse avvalersi delle bozze dei registri IVA precompilati elaborati dall’Agenzia delle Entrate, è consigliabile trasmettere il tipo documento TD17 allo SDI entro la fine del mese da indicare nel campo.
Per le operazioni effettuate fino al 30 giugno 2022, alternativamente alla trasmissione del TD17 via SDI, il C/C può integrare manualmente la fattura o emettere un’autofattura cartacea o elettronica extra SDI ed è obbligato a comunicare i dati dell’operazione ricevuta dal fornitore estero, integrati con quelli dell’imposta, tramite il vecchio esterometro.
Per la trasmissione degli acquisti di servizi effettuati da un soggetto passivo italiano all’estero (non rilevanti ai fini IVA in Italia) si veda il paragrafo relativo all’utilizzo della Natura N2.2 – Operazioni non soggette – altri casi..
Il documento pervenuto da C/P riporta l’imponibile ma non la relativa imposta in quanto l’operazione, vista dal lato dell’emittente, è non soggetta ed è imponibile in Italia e l’imposta è assolta dal committente residente o stabilito in Italia.
NB: Ai sensi dell’art. 17, quarto comma, del d.P.R. n. 633/72 il reverse charge non trova applicazione (e il TD17 non deve essere utilizzato) qualora la prestazione di servizi territorialmente rilevante sia stata effettuata dal soggetto non residente per il tramite di una stabile organizzazione nel territorio dello Stato.
Compilazione Documento
Nuovo documento tipologia Autofattura/Integrazione in cui indicare:
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su sezione cliente, il C/P estero che ha emesso la fattura con l’indicazione del paese di residenza dello stesso e il codice destinatario della C/C;
In automatico, il software alla creazione del xml, invertirà i dati tra cedente e cessionario così che nell’integrazione/autofattura che si sta creando, nel C/P, troveremo i dati di chi ha emesso la fattura in origine e in C/C i dati della ditta che sta emettendo l’integrazione.
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nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata:
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la data di ricezione (o comunque una data ricadente nel mese di ricezione della fattura emessa dal fornitore estero), nel caso di emissione del documento integrativo relativo all’acquisto di servizi intracomunitari;
oppure
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la data di effettuazione dell’operazione, nel caso di emissione dell’autofattura relativa all’acquisto di servizi extra-comunitari o acquisti di servizi da prestatore residente nella Repubblica di San Marino o nello Stato della Città del Vaticano;
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nel campo 2.1.1.4 <Numero>: consigliabile adoperare una numerazione progressiva ad hoc;
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l’imponibile presente nella fattura inviata dal C/P e la relativa imposta calcolata dal C/C o della Natura nel caso non si tratti di un’operazione imponibile (ad esempio, codice N3.4 nel caso di non imponibilità e codice N4 nel caso di esenzione). Con doppio click nel campo Cod.Iva è possibile ricercare le aliquote iva collegate al TipoDocumentoFE “TD17”;
Esempio di aliquota da utilizzare: O22S - 22% Importaz.Servizi Extra CEE, 22V - 22% Acq.Città Vaticano, P22S - 22% Acq.intracomunitari di servizi, R22 - 22% Rep.S.Marino S.Add.Iva
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nel campo 2.1.6 <DatiFattureCollegate> l’IdSdi attribuito dal Sistema di interscambio, della fattura di riferimento. Per chi gestisce il flusso di ricezione delle fatture elettroniche con GBsoftware, l’IdSdi è visibile in Console Fatturazione, cliccando nel pulsante di “Dettaglio” della fattura ricevuta nel capo IdSdi.
Creazione xml FE
Al crea xml, se sono state utilizzate delle causali iva con il raccordo del tipo documento TD17 (acquisti di servizi), in automatico, nella maschera che si apre sarà selezionato e potrà essere modificato solo con il tipo documento TD19 in caso di acquisto di beni.
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TD18: Integrazione per acquisto di beni intracomunitari
Descrizione Operazione
Da utilizzare quando il C/C residente o stabilito nel territorio nazionale, ai sensi dell’articolo 46 del D.L. n. 331 del 1993, integra il documento ricevuto da C/P residente in altro paese UE il quale emette fattura per la vendita di beni indicando l’imponibile ma non la relativa imposta.
L’operazione vista dal lato dell’emittente, è non imponibile nel Paese di residenza, mentre è imponibile in Italia e l’imposta è assolta dal cessionario che dovrà poi confluire nella propria liquidazione;
Il codice TD18 deve essere utilizzato anche per gli acquisti intracomunitari con introduzione dei beni in un deposito IVA.
Compilazione Documento
Nuovo documento tipologia Autofattura/Integrazione in cui indicare:
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su sezione cliente, il C/P estero che ha emesso la fattura con l’indicazione del paese di residenza dello stesso e il codice destinatario della C/C;
In automatico, il software alla creazione del xml, invertirà i dati tra cedente e cessionario così che nell’integrazione che si sta creando, nel C/P, troveremo i dati del soggetto che ha emesso la fattura in origine e in C/C i dati della ditta che sta emettendo l’integrazione.
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nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata la data di ricezione (o comunque una data ricadente nel mese di ricezione della fattura emessa dal fornitore estero);
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nel campo 2.1.1.4 <Numero>: consigliabile adoperare una numerazione progressiva ad hoc;
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l’imponibile presente nella fattura inviata dal C/P e della relativa imposta calcolata dal C/C o della Natura nel caso non si tratti di un’operazione imponibile (ad esempio per gli acquisti non imponibili con uso del Plafond occorre indicare N3.5; nel caso di introduzione di beni in un deposito IVA a seguito di acquisto intracomunitario occorre indicare la Natura N3.6; nel caso di acquisti esenti occorre indicare la Natura N4); Con doppio click nel campo Cod.Iva è possibile ricercare le aliquote iva collegate al TipoDocumentoFE “TD18”;
Esempio di aliquota da utilizzare: P22 - 22% Acq.intracomunitari di beni
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nel campo 2.1.6 <DatiFattureCollegate> l’IdSdi attribuito dal Sistema di interscambio, della fattura di riferimento. Per chi gestisce il flusso di ricezione delle fatture elettroniche con GBsoftware, l’IdSdi è visibile in Console Fatturazione, cliccando nel pulsante di “Dettaglio” della fattura ricevuta nel capo IdSdi.
Creazione xml FE
Al crea xml, se sono state utilizzate delle causali iva con il raccordo del tipo documento TD18, in automatico, nella maschera che si apre sarà selezionato e si potrà subito precedere alla creazione del file. Se non indicato, l’utente comunque potrà selezionarlo.
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TD19: Integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art.17 c.2 DPR 633/72
Descrizione Operazione
Da utilizzare quando il C/C, ai sensi dell’articolo 17, secondo comma del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, integra il documento ricevuto (nel caso di C/P intracomunitario) per la vendita di beni già presenti in Italia (non sono quindi importazioni o acquisti intracomunitari) o emettere un’autofattura (nel caso di C/P extra-comunitario) per indicare l’imposta dovuta che dovrà poi confluire nella propria liquidazione;
La trasmissione allo SDI di un tipo documento TD19 potrà essere effettuata dal C/C anche nel caso di emissione di un’autofattura per acquisto di beni provenienti dallo Stato della Città del Vaticano ai sensi dell’articolo 17, secondo comma del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633. Il TD19 deve essere invece obbligatoriamente utilizzato nel caso di acquisto di beni provenienti dalla Repubblica di San Marino ai sensi dell’articolo 17, secondo comma del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 al fine di integrare la fattura emessa dal fornitore sanmarinese in formato elettronico (cfr. Circolare n. 26 del 13/07/22).
Il codice TD19 deve essere utilizzato anche in caso di integrazione/autofattura ex articolo 17 c.2 d.P.R. 633/72 per acquisti da soggetti non residenti di beni già presenti in Italia con introduzione in un deposito IVA (articolo 50-bis, comma 4, lettera c)), oppure per acquisti da soggetti non residenti di beni (o di servizi su beni) che si trovano all’interno di un deposito IVA utilizzando la natura N3.6.
Compilazione Documento
Nuovo documento tipologia Autofattura/Integrazione in cui indicare:
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su sezione cliente, il C/P estero che ha emesso la fattura con l’indicazione del paese di residenza dello stesso e il codice destinatario della C/C;
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nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata:
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la data di ricezione della fattura emessa dal fornitore UE (o comunque una data ricadente nel mese di ricezione della fattura stessa);
oppure
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la data di effettuazione dell’operazione con il fornitore Extra-UE o con fornitore residente nella Repubblica di San Marino o nello Stato della Città del Vaticano, nel caso di emissione dell’autofattura.
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nel campo 2.1.1.4 <Numero>: consigliabile adoperare una numerazione progressiva ad hoc;
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l’imponibile presente nella fattura inviata dal C/P e della relativa imposta calcolata dal C/C o della Natura nel caso non si tratti di un’operazione imponibile (ad esempio per i non imponibili con uso del Plafond occorre indicare N3.5, nel caso di acquisti da soggetti non residenti di beni già presenti in Italia con introduzione in un deposito IVA (articolo 50-bis, comma 4, lettera c)), oppure per acquisti da soggetti non residenti di beni (o di servizi su beni) che si trovano all’interno di un deposito IVA occorre indicare la Natura N3.6. Con doppio click nel campo Cod.Iva è possibile ricercare le aliquote iva collegate al TipoDocumentoFE “TD19”;
Esempio di aliquota da utilizzare: 22E - 22% Acq.da sogg.non residenti, 22V - 22% Acq.Città Vaticano, R22 - 22% Rep.S.Marino S.Add.Iva
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nel campo 2.1.6 <DatiFattureCollegate> l’IdSdi attribuito dal Sistema di interscambio, della fattura di riferimento. Per chi gestisce il flusso di ricezione delle fatture elettroniche con GBsoftware, l’IdSdi è visibile in Console Fatturazione, cliccando nel pulsante di “Dettaglio” della fattura ricevuta nel capo IdSdi.
Creazione xml FE
Al crea xml, se sono state utilizzate delle causali iva con il raccordo del tipo documento TD19 (acquisti di beni), nella maschera che si apre sarà selezionato automaticamente. Se la causale, oltre al tipo documento TD19 ha anche collegato il tipo documento TD17 (acquisto di servizi), quest’ultimo sarà selezionato e l’utente dovrà modificarlo con TD19 (per acquisto di beni) e poi potrà precedere alla creazione del file.
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TD20: Autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture (art.6 c.8 d.lgs. 471/97 o art.46 c.5 D.L. 331/93)
Descrizione Operazione
Da utilizzare nel caso di autofattura per regolarizzazione di mancato ricevimento o irregolarità del documento di cui all’articolo 6, comma 8, del d. lgs. n. 471/1997, oppure nei casi riportati nell’articolo 46, comma 5 del d.l. n. 331/1993, ossia acquisto intracomunitario di cui all'articolo 38, commi 2 e 3, lettere b) e c), nel caso in cui abbia ricevuto la relativa fattura entro il secondo mese successivo a quello di effettuazione dell'operazione oppure abbia ricevuto una fattura indicante un corrispettivo inferiore a quello reale;
In analogia ai casi precedenti, anche nell’ipotesi di cui all’articolo 6, comma 9-bis, del d. lgs. n. 471/1997, il C/C di un’operazione soggetta ad inversione contabile, nel caso di omessa fattura da parte del cedente/prestatore o di ricezione di una fattura irregolare, deve emettere una fattura ai sensi dell'articolo 21 del d.P.R. n. 633 del 1972, o provvedere alla sua regolarizzazione, e all'assolvimento dell'imposta mediante inversione contabile e può farlo trasmettendo allo SDI:
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un tipo documento TD20, indicando l’imponibile e il sottocodice della Natura N6 relativo al tipo di operazione cui si riferisce l’autofattura. Nell’autofattura dovrà indicare come C/P l’effettivo cedente o prestatore e come C/C se stesso;
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a seguire, un tipo documento TD16 con l’indicazione della relativa imposta.
Compilazione Documento
Nel documento Autofattura/Integrazione TD20 che si sta creando occorrerà indicare:
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su sezione cliente, il fornitore;
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nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata la data di effettuazione dell’operazione di cessione o di prestazione di servizi, come previsto dall’articolo 21, comma 2, del d.P.R. 633/1972;
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nel campo 2.1.1.4 <Numero>: consigliabile adoperare una numerazione progressiva ad hoc;
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l’imponibile non fatturato dal C/P o dell’imponibile non indicato nella fattura inviata dal C/P e della relativa imposta calcolata dal C/C (o della Natura nel caso di non imponibilità o esenzione);
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Compilazione del campo 2.2.1.16.1 “TipoDato” della sezione “Altridatigestionali” con il valore “F24” nel caso in cui la regolarizzazione dell’imposta a debito sia avvenuta con versamento tramite modello di versamento F24.
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nel campo 2.1.6 <DatiFattureCollegate> indicare la fattura di riferimento nel caso di emissione di una fattura irregolare da parte del cedente.
Creazione xml FE
Al crea xml, se sono state utilizzate causali iva senza raccordo tipo documento, in automatico, nella maschera che si apre sarà selezionato TD20 e si potrà precedere alla creazione del file.
Se non indicato, l’utente comunque potrà selezionarlo.
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TD21: Autofattura per splafonamento
Descrizione Operazione
Da utilizzare quando l’esportatore abituale, che acquista con dichiarazione d’intento per un importo superiore al plafond disponibile, vuole sanare la situazione (Risoluzione n. 16/E del 06/02/2017) con:
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emissione di un’autofattura, contente gli estremi identificativi di ciascun fornitore, il numero progressivo delle fatture ricevute, l’ammontare eccedente il plafond e l’imposta che avrebbe dovuto essere applicata da versare con F24 insieme agli interessi;
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emissione di un’autofattura (con le caratteristiche sopra richiamate) entro il 31 dicembre dell’anno di splafonamento da annotare sia nel registro delle vendite che nel registro degli acquisti e con l’assolvimento dell’IVA in sede di liquidazione periodica.
Compilazione Documento
Nuovo documento tipologia Autofattura/Integrazione in cui indicare:
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su sezione cliente: i dati di colui che emette l’Autofattura;
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nel campo 2.1.1.3 <Data> della sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica deve essere riportata la data di effettuazione dell’operazione di regolarizzazione, la quale deve comunque ricadere nell’anno in cui si è verificato lo splafonamento;
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nel campo 2.1.1.4 <Numero>: consigliabile adoperare una numerazione progressiva ad hoc;
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come imponibile, l’ammontare eccedente il plafond e della relativa imposta;
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Compilazione del campo 2.2.1.16.1 “TipoDato” della sezione “Altridatigestionali” con il valore “F24” nel caso in cui la regolarizzazione dell’imposta a debito sia avvenuta con versamento tramite modello di versamento F24.
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nel campo 2.1.6 <DatiFattureCollegate> i riferimenti della fattura nel caso in cui l’esportatore emette un’autofattura diversa per ogni fornitore.
Creazione xml FE
Al crea xml, se sono state utilizzate causali iva senza raccordo tipo documento, in automatico, nella maschera che si apre sarà selezionato TD20. Dato che si sta procedendo con l’emissione di autofattura per splafonamento, sarà necessario modificarlo indicando TD21 per poi precedere con la creazione del file.