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TUIR 2015
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Introduzione
Il 2014 è stato un anno particolarmente travagliato sul fronte fiscale, al pari di quanto accaduto in
ambito politico. Le novità si sono succedute rapidamente e in diverse disposizioni normative, anche
di non facile coordinamento. Il tutto alla luce della legge delega di riforma fiscale, indirizzata a
sanare le principali problematiche riscontrate nell’applicazione pratica di alcuni istituti e anch’es-
sa al momento attuata in maniera parziale e soprattutto frastagliata, ossia mediante interventi
non omogenei in differenti disposizioni (sia sufficiente pensare all’appena accennata revisione del
regime delle società di comodo, al momento perfezionata solo per quanto concerne le c.d. società in
perdita sistematica). All’interprete dellamateria si pone l’arduo compito di coordinare le novità nor-
mative e al tempo stesso rammentare tutti i chiarimenti di prassi sopraggiunti, senza però perdere
di vista la giurisprudenza della Corte di Cassazione, particolarmente attiva in ambito tributario.
Non può che prendersi atto di un sistema ormai “esausto” e bisognoso di una profonda revisione:
l’auspicio è che la preannunciata riforma sappia andare al cuore del problema, senza perdersi in
tecnicismi e cavilli di poco costrutto, come la prolungata messa a punto della normativa in mate-
ria di abuso del diritto invece sembra far presagire. Solo nel corso del 2015 si inizierà a compren-
dere se la strada intrapresa sarà fruttuosa; nel frattempo è necessario analizzare quanto finora
accaduto. Tante le modifiche intervenute, alcune di notevole importanza. Si pensi all’introduzione
della dichiarazione precompilata, accompagnata dal “visto pesante” attribuito a coloro che presta-
no assistenza fiscale; all’estensione del visto di conformità anche ai crediti riferiti alle imposte sui
redditi; alla normativa inmateria di voluntary disclosure, caratterizzata da un percorso tortuoso e
prolungato; alle nuove tecniche di ravvedimento operoso, utilizzabili a decorrere dal 2015; o ancora
al nuovo regime semplificato, destinato a sostituire quelli esistenti fino a tutto il 2014, in primis il
regime dei minimi. Il TUIR da parte sua ha subito modifiche in diverse direzioni. Il mondo degli
oneri deducibili e detraibili è stato come al solito al centro delle attenzioni per quanto concerne il
comparto IRPEF, con una serie di interventi che hanno visto modificare alcuni oneri (come le ero-
gazioni alle ONLUS e ai partiti politici), prevedere regole applicative particolari per altri (si pensi
all’ennesima proroga delle misure del beneficio fiscale per gli interventi di recupero del patrimonio
edilizio), o ancora introdurre agevolazioni del tutto nuove (ad esempio, le deduzioni ancorate all’ac-
quisto di immobili destinati alla locazione). Il mondo degli immobili è stato peraltro caratterizza-
to dall’avvento dell’istituto del rent to buy, mentre il settore agricolo ha visto da un lato introdur-
re nuove agevolazioni (ad esempio,l’aggiunta di una detrazione per il fitto dei terreni), e dall’altro
modificare i sistemi di tassazione (è il caso della produzione di energia fotovoltaica). Il comparto
del reddito d’impresa, oltre all’introduzione del nuovo regime agevolato dapprima richiamato, ha
visto l’avvento del credito d’imposta denominato “Tremonti-quater”, nonché di altri interventi in
ordine sparso, in primo luogo il potenziamento dell’ACE. Infine non sono mancati interventi negli
altri ambiti reddituali, come nel caso della revisione delle rendite finanziarie ovvero della nuova
modalità di deduzione per le spese di vitto e alloggio anticipate al professionista. Non può dun-
que dirsi che il TUIR non abbia risentito, come di consueto, di una serie di interventi. Purtroppo
l’auspicata semplificazione tarda ad arrivare e nel frattempo anche la produzione interpretativa
e giurisprudenziale continua ad arricchirsi, richiedendo all’interprete un costante aggiornamen-
to. L’intendimento è che la nuova edizione del TUIR 2015 annotato sappia soddisfare l’esigenza di
un riferimento aggiornato in un contesto in perenne evoluzione: questo lo scopo preposto mediante
l’attento monitoraggio di quanto accaduto lo scorso anno. Nel resto non può che augurarsi un buon
anno fiscale sul piano professionale.
Gli autori
Boris BIVONA, Luca NOBILE, Sergio MAZZEI, Maurizio TOZZI
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