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IMPOSTE SULLA CASA
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di
Valerio Stroppa
Come sono cambiate le tasse sugli immobili
2011
2012
2013
2014
Casa
Ici
Imu
Imu e mini-Imu
Imu
Rifiuti
Tarsu o Tia
Tarsu o Tia
Tares
Tari*
Servizi comunali
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Maggiorazione
statale Tares
Tasi
* In alternativa alla Tari potrà essere istituita una tariffa corrispettiva da parte di quei comuni che hanno adottato
sistema di misurazione puntuale dei rifiuti
Che il legislatore fiscale fosse da sempre prolifico e arzigogolato era risaputo. Ma la fan-
tasia messa in campo nell’ultimo anno per quanto riguarda le imposte locali sulla casa ha
raggiunto vette probabilmente mai toccate prima.
Il mattone, già segnato da una profonda crisi, è finito al centro di una tempesta di acronimi
tributari da far perdere la bussola perfino agli addetti ai lavori più preparati. Da un lato la
necessità di assicurare gettito alle casse dei comuni sempre più vuote, dall’altro quella
di non aggravare (almeno in teoria) una pressione fiscale sui contribuenti ormai vicina al
punto di rottura, il tutto in un dibattito politico fatto di equilibri in costante divenire. Tutto ciò
ha portato a un susseguirsi di interventi normativi dal ritmo impressionante.
Se ad aprire le danze era stata la manovra Monti nel dicembre 2011, comportando un
forte inasprimento dei prelievi sugli immobili, con il governo Letta i confronti interni alla
maggioranza (in primis l’abolizione dell’Imu sulla prima casa) hanno portato a diversi
provvedimenti sulla finanza locale che si sono tradotti in un continuo rimescolamento di
carte. L’apice della confusione si è avuto a ridosso della legge di stabilità 2014, quando
è avvenuta l’ultima riforma della disciplina delle tasse locali. Un intervento sofferto fin dal
principio, cioè dal nome da dare alla nuova tassa: Taser, service tax, Trise, Tuc, Tul, per
finire con l’attuale Iuc, l’imposta comunale “unica” ma composta da tre diversi prelievi
(Imu, Tasi e Tari).
Il risultato? Nessuna certezza e tanta confusione non solo tra i contribuenti, ma anche tra
i soggetti chiamati ad assisterli nei rapporti con il fisco (Caf e professionisti) e tra i funzio-
nari degli uffici degli stessi enti locali chiamati a riscuotere.
A partire da quest’anno pertanto i comuni applicheranno la nuova Iuc. Nonostante l’unicità
richiamata nella denominazione, la neonata imposta poggia su più gambe e presenta basi
imponibili, aliquote, detrazioni, scadenze e modalità di versamento tutte diverse tra loro.
La prima componente, sostanzialmente invariata, è l’imposta municipale propria (Imu),
che colpisce il possesso di immobili ed è collegata alla loro natura e valore. Dal 2014,
peraltro, entra a regime l’esenzione per le abitazioni principali non di lusso. I contribuenti
sperano che vicende come quelle della mini-Imu (dovuta per l’anno 2013 dai cittadini di
Imposte locali sugli immobili:
tanti acronimi e poche certezze
1,2,3 5,6,7,8,9,10
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