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IMPOSTE SULLA CASA
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circa 2.400 comuni che avevano elevato l’aliquota sulla prima casa rispetto a quella di
base) appartengano definitivamente al passato.
La seconda componente della Iuc è costituita dalla tassa sui rifiuti (Tari), destinata a finan-
ziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti dei comuni. L’onere inciderà
sugli utilizzatori degli immobili, ossia chi materialmente produce i rifiuti. La Tari va quindi
a sostituire quella che fino al 2012 aveva assunto la veste di tassa rifiuti (Tarsu) o della
tariffa di igiene ambientale (Tia 1 o Tia 2). Nel 2013, invece, i contribuenti hanno dovuto
versare la Tares, introdotta dal dl n. 201/2011 e rimasta in vigore per una sola annualità.
I municipi, nel rispetto del principio comunitario del “chi inquina paga”, potranno rimodu-
lare la tassa e introdurre agevolazioni a favore dei contribuenti che versano in particolari
condizioni di disagio economico. Mentre i comuni che hanno realizzato sistemi di misura-
zione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico potranno, in alternativa,
applicare una tariffa avente natura di corrispettivo in luogo della Tari.
La terza componente della Iuc è data dal tributo per i servizi indivisibili (Tasi), quali per
esempio l’illuminazione pubblica o la manutenzione delle strade. Il prelievo grava sia sul
possessore sia sull’eventuale utilizzatore dell’immobile, in questo caso in misura variabile
(tra il 10% e il 30%) decisa dal comune. La base imponibile è il valore dell’immobile rilevante
a fini Imu. La Tasi va così a sostituire quella che nel 2013 ha preso la forma della maggiora-
zione Tares, calcolata in misura di 0,30 euro per metro quadro e destinata allo Stato.
Ma a preoccupare i cittadini e i rispettivi consulenti non è soltanto il “cosa” è soggetto a
tassazione, ma soprattutto il “quanto” e il “quando” pagare. Il legislatore ha infatti lasciato
un’ampia discrezionalità ai comuni, che attraverso propri regolamenti devono definire i
dettagli operativi dei diversi tributi.
Il proliferare delle imposte dovuto alla nascita della Tasi porta con sé ulteriori complica-
zioni legate alle scadenze (diverse per ogni singola voce) e alle modalità di calcolo. Si
potrebbe perfino arrivare a uno scenario dove, considerando il meccanismo del saldo
e acconto, un contribuente potrebbe dover effettuare sette diversi pagamenti nel corso
dell’anno. Mentre per l’Imu restano confermati i consueti appuntamenti alla cassa del 16
giugno e del 16 dicembre, per Tari e Tasi ogni sindaco potrà decidere in autonomia ali-
quote, scadenze, modalità di versamento e agevolazioni, generando così una frammen-
tazione sul territorio che complica ancora di più la vita a chi, per esempio, possiede case
vacanza al mare e/o in montagna.
Una prima conseguenza questo balletto di scadenze la ha già provocata, costringendo il
Mef lo scorso 19 maggio a prorogare da giugno a settembre il pagamento della prima rata
Tasi nei comuni che entro il 23 maggio non risultano aver deliberato in materia (per tutti
gli altri enti locali la scadenza resta invece confermata al 16 giugno).
Il moltiplicarsi di tutti questi pagamenti avrà un’incidenza negativa pure sui conti dello Sta-
to. Nonostante il taglio di 75 milioni di euro ai compensi spettanti a banche e intermediari
per il servizio di accoglimento degli F24 previsto dal dl n. 66/2014, infatti, la spesa per
la riscossione spontanea nel 2014 è destinata a salire. A riconoscerlo è stato lo stesso
governo nella relazione tecnica al provvedimento, rilevando come tra Imu, Tari, Tasi e
ravvedimenti Tares «per il 2014 le commissioni F24 previste saranno maggiori di quelle
riconosciute nel 2013. La spesa complessiva del 2014 potrebbe essere più alta dei 256
milioni erogati nel 2013».
Anche per i soggetti più “volenterosi”, insomma, adempiere spontaneamente ai propri do-
veri fiscali rischia di trasformarsi in una vera e propria corsa a ostacoli. Il passaggio obbli-
gato è quello di consultare i siti internet del comune o del Dipartimento finanze per capire
se, quanto, quando e come pagare. In attesa che tutte le amministrazioni locali approvino
e pubblichino le proprie delibere, questo instant book cerca di aiutare contribuenti e pro-
fessionisti fornendo indicazioni pratiche sulle tre imposte che dovranno essere versate in
acconto nelle prossime settimane.
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